Omicron dilaga: "Picco vicino". Covid diventerà endemico? Cosa può cambiare

Bassetti: in primavera il 95% sarà vaccinato o avrà superato la malattia. Protetti da forme più gravi, avremo una forma di influenza, magari 'rinforzata'

Roma - "Credo che siamo veramente molto, molto vicini al picco" di questa nuova ondata di Covid-19 in Italia. Queste le parole di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova. "Potrebbe essere raggiunto nei prossimi giorni – ha aggiunto a 'Buongiorno Benessere' su Rai1,- o addirittura in alcune situazioni potrebbe già essere stato raggiunto". Ieri in Italia erano 186mila i nuovi contagi, con 360 vittime. In Lombardia 33mila i nuovi casi giornalieri: numeri che segnano un rallentamento della crescita delle curva, considerando che settimana scorsa l’incremento giornaliero aveva superato per tre giorni la soglia di 50mila nuovi positivi.

Mappa delle varianti
Mappa delle varianti

Bassetti ha anche sottolineato come il fatto di avere già "8 casi" di infezione da Sars-CoV-2 "su 10 legati alla variante Omicron" potrebbe essere "una buona notizia, o almeno così è stata in molti altri Paesi”. Ieri, lo stesso presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, ha messo in luce i dati dell’avanza inarrestabile di Omicron in Italia. “Io credo che ragionevolmente nelle prossime 2 settimane non avremo altro che infezione da Omicron", variante che salirà al "100% in tutta l'Italia" ha aggiunto Bassetti.

Ma cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni? Al momento, ha precisato Bassetti, "abbiamo due curve che vanno di pari passo: la curva dei contagi che è cresciuta nelle ultime settimane in maniera esponenziale, molto ripida, e la curva delle ospedalizzazioni che fortunatamente cresce in maniera lineare, molto meno velocemente rispetto ai contatti". Quando, tra una quindicina di giorni secondo l'infettivologo, "sarà completamente soppiantata la variante Delta, vedremo quali saranno gli effetti dal punto di vista clinico che è quello che ci interessa di più".

Secondo Bassetti siamo quindi a un momento chiave nella gestione della pandemia, che potrebbe avere un volto diverso, in futuro. "Credo che nel momento in cui finirà questa ondata" di Covid-19, "la prossima primavera, noi avremo ragionevolmente il 95% e forse più degli italiani che avranno una sorta di immunità, cioè saranno protetti chi dal vaccino chi dalla malattia" superata. E se "saremo tutti più protetti dalle forme più gravi, quelle che ci portano al ricovero in ospedale, mi pare evidente che avremo una forma di influenza, magari 'rinforzata'".

Uno scenario di "endemizzazione" sulla base del quale Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova, auspica più coraggio. "Da parte delle nostre istituzioni governative, soprattutto all'interno del ministero della Salute – ha detto l'esperto a “Buongiorno Benessere” - io trovo ancora un po' troppa riluttanza a cambiare il modo di affrontare questa pandemia. Bisogna essere più dinamici", ha detto. Secondo l'infettivologo, in futuro "dobbiamo andare verso una convivenza" con Sars-CoV-2, "anche pensando che questa" infezione, "per i vaccinati e per i protetti" da un contagio pregresso, "sarà una forma molto simile all'influenza. E' quello che altri Paesi hanno fatto e che mi auguro faremo anche noi", appunto "cercando di avere un pochino più di dinamicità".

In Gran Bretagna dove, a detta degli esperti, il picco Omicron è già passato sono cambiate le regole per chi contrae l’infezione con un accorciamento dei tempi dell’isolamento. Il Ministro britannico della Salute Javid, ha spiegato che il Regno Unito sta “mostrando al mondo come convivere con il virus”.