Nuovi santi 15 maggio 2022: chi sono e che miracoli hanno fatto. C'è il primo indiano

Proclamati da Papa Francesco nella messa a San Pietro

Papa Francesco proclama dieci nuovi santi

Papa Francesco proclama dieci nuovi santi

Papa Francesco oggi, domenica 15 maggio, in occasione della messa che sta presiedendo in San Pietro proclamerà dieci nuovi santi. Cinque di loro sono italiani: Luigi Maria Palazzolo, sacerdote, fondatore dell'Istituto delle Suore delle Poverelle-Istituto Palazzolo; Giustino Maria Russolillo, sacerdote, fondatore della Societa' delle Divine Vocazioni e della Congregazione delle Suore delle Divine Vocazioni; Maria Francesca di Gesu' (al secolo Anna Maria) Rubatto, fondatrice della Suore Terziarie Cappuccine di Loano; Maria Domenica Mantovani, cofondatrice e prima superiora generale dell'Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia; Maria Gesu' (al secolo Carolina) Santocanale, fondatrice delle Suore Cappuccine dell'Immacolata di Lourdes. Altri cinque, invece, sono di nazionalità estrera. Tre francesi, un olandese e un indiano. Sono Titus Brandsma, Lazzaro Devasahayam Pillai, Ce'sar de Bus, Marie Rivier e Charles de Foucauld.

Charles de Foucauld

Nato a Strasburgo il 15 settembre 1858, in una famiglia nobiliare, intraprende l'accademia militare, tra molti eccessi e poca disciplina. Nel 1880, parte per la prima volta per Algeria dove viene congedato. Viaggia quindi in Marocco, camuffato da ebreo, insieme a un rabbino: qui compie una serie di rilevazioni geografiche per la Societè de Geographie di Parigi. E' solo tornando in Francia nel 1886 che ritrova la fede, grazie all'abbè Henri Huvelin. "Appena ho creduto che Dio c'era - scrive - ho capito che non potevo fare altro che vivere per Lui". Nel 1905 si trasferisce quindi a Tamanrasset, nel profondo del deserto algerino. Solo, si dedica alla realizzazione di un poderoso dizionario di francese-tuareg e alla trascrizione di poesie e proverbi di quel popolo. Viene ucciso il primo dicembre 1916 durante un assalto di predoni

Titus Brandsma

Martire del nazismo, giornalista di testate cattoliche che non mancò di opporsi agli occupanti hitleriani e finì internato a Dachau, dove fu ucciso con un'iniezione di acido fenico. Alcuni esponenti dei media olandesi hanno lanciato una petizione perché venga nominato co-patrono della categoria insieme a San Francesco di Sales. Beato dal 1985, il miracolo per la sua canonizzazione riguarda la guarigione da un grave tumore di un padre carmelitano a Palm Beach, negli Stati Uniti, nel 2004.

Maria Francesca di Gesù Rubatto

Nel 1883 Anna Maria Rubatto, laica e collaboratrice di Don Bosco, era a Loano dove si recava in estate. Un pomeriggio, mentre usciva da una chiesa, vide un giovane manovale colpito in testa da una pietra caduta dall'impalcatura cui stava lavorando.  La donna lo soccorse e gli dette due giorni di paga perché potesse rimettersi a casa. La donna si fece poi suora e fondò l'istituto delle suore terziarie cappuccine di Loano, presto diffusosi in Sud America, a partire dall'Uruguay. E così Anna Maria è la prima santa uruguagia.

Don Giustino Maria Russolillo

Nasce il 18 gennaio 1891 a Pianura (quartiere di Napoli), a dieci anni entra nel Seminario di Pozzuoli. Fonda il "Vocazionario", la sua opera caratteristica, istituito per i giovani, soprattutto poveri, inclini al sacerdozio, alla vita consacrata, ma non ancora ben orientati per i seminari o le congregazioni. Nell'ottobre del 1920 fonderà lui stesso la Congregazione religiosa dei vocazionisti e, l'anno successivo, quella delle suore Vocazioniste. Si spense a Pianura il 2 agosto 1955. 

Don Luigi Palazzolo

Figlio di una famiglia agiata di Bergamo, cattolici molto sensibili ai temi della carità, nasce il 10 dicembre 1827. Viene ordinato sacerdote il 23 giugno 1850. Girando per le vie di Bergamo, don Palazzolo si imbatte in una bambina malata che la famiglia voleva vendere. Lui ne paga il prezzo e la accoglie in casa. Da questo gesto nascerà quello che oggi è l'Istituto delle Suore Poverelle. Venderà tutti i suoi beni per investirli nelle opere in favore dei poveri. Muore il 15 giugno 1886, a 58 anni.

Maria Mantovani

Nata in provincia di Verona nel 1862, sin da giovane era molto attiva in parrocchia. Nel 1886 emise il voto di verginità e nel 1892 fondò la comunità.Suor Maria Domenica dedicandosi ai più bisognosi Con don Nascimbeni fondò l'Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia. Va ricordata la sua attenzione particolare verso i piccoli. 

Maria di Gesù Santocanale

Nata a Palermo, di origini nobili, abbandonoò gli agi per spendersi nel servizio agli ultimi. Morì a Cinisi nel 1923 ripetendo il nome di Gesù. Rifiuta matrimoni combinati e solo l'8 febbraio 1887 suo padre barone le dà il permesso di consacrarsi a Dio. Cosi' a giugno riceve il saio nero delle Terziarie francescane regolari. Preso il nome di suor Maria di Gesù inizia la questua per aiutare i poveri e fa la catechesi a decine di ragazzi lontani dalla chiesa ma anche dalla scuola. Fonda un orfanotrofio per le bambine, un asilo nido, una mensa per gli indigenti e una scuola di ricamo per le ragazze. L'8 dicembre 1909 la Congregazione viene approvata dal vescovo di Monreale e aggregata all'Ordine dei frati minori cappuccini; le suore vestiranno un abito marrone.

Marie Rivier

Nata 19 dicembre 1768 a Montpezat-sous-Bauzon, in Francia, l'esistenza di Marie Rivier fu contrassegnata dalla malattia. Aveva appena sedici mesi quando cadde dal letto, procurandosi un grave danno all'anca, tanto da non essere in grado, per anni, di alzarsi in piedi. Proprio le condizioni di salute le impedirono di entrare molto presto nella vita religiosa, vocazione che potè però assecondare nel 1796 quando diede vita a una piccola comunità, riconosciuta nel 1801 come Congregazione delle suore della presentazione di Maria, dedicandosi principalmente a educare la gioventù e soprattutto ragazze. Ad aprirle le porte alla canonizzazione è stata la guarigione nel 2013 a Meru in Kenya di un bambino nato "in assenza prolungata di attività cardiaca, respiratoria, circolatoria".

Lazzaro Devasahayam Pillai

E' il primo santo indiano. Lazzaro Devasahayam Pillai (1712-1752) era figlio di un padre bramino, la casta piuùalta nell'induismo, e di una madre appartenente a una casta appena inferiore. Tale lignaggio gli aprì le porte della carriera militare e politica, fino al ruolo di addetto alle finanze del Palazzo reale. Qui conobbe Eustache de Lonnay, militare fiammingo fatto prigioniero. Grazie a questa amicizia Devasahayam chiese di diventare cristiano. Una volta battezzato finì in carcere, gli fu chiesto di abiurare la fede cattolica sotto la minaccia di torture e di una morte atroce, ma rifiutò. Il re ordinò allora un trattamento che servisse da monito: Lazzaro fu bastonato e le sue piaghe furono cosparse di peperoncino. La sua cella fu riempita di formiche aggressive e insetti velenosi. Cercarono di piegarlo con la fame e la sete. Invano. Finche' decisero di finirlo e lo portarono di notte in un luogo appartato, vicino a una foresta. Lazzaro Devasahayam chiese di poter pregare 15 minuti, dopo di che gli spararono.

Cèsar de Bus 

Fondatore dei Preti della Dottrina Cristiana, uno dei protagonisti della Riforma cattolica in terra francese, deve la conversione a Antoinette Reveillade e Luigi Guyot. La prima era la dama di compagnia della famiglia De Bus, nobili di Cavaillon, cittadina della Provenza; il secondo era il sarto di fiducia della famiglia e sagrestano della locale Cattedrale. Entrambi, scrivono i biografi, chiesero insistentemente a Dio di toccare il cuore del rampollo Cèsar, che conduceva una vita lontana da Dio. Cèsar si convertì all'età di 31 anni. Divenuto sacerdote, padre de Bus ebbe due punti di riferimento: san Carlo Borromeo - che conobbe personalmente nel 1583 - e i decreti del Concilio di Trento, tanto che tra il 1586 e il 1588 si ritirò in un eremo nei pressi di Cavaillon per dedicarsi alla preghiera e allo studio serrato del Catechismo tridentino