Milano - La curva dei consumi continua a scendere. A novembre, i lombardi hanno sì speso il 3,1% in più rispetto allo stesso mese del 2021, ma la variazione rispetto a un anno fa è diminuita mese dopo mese. A settembre la regione cresceva del 12%, a ottobre di oltre il 4. E se non fosse per i dati record di Lecco (+11,7%) e per la dinamica positiva di Milano (+8,5%) il dato medio lombardo sarebbe ancora più basso.
Nell’ultimo mese, secondo l’Osservatorio permanente sui consumi di Confimprese-Jakala si è verificato "un rallentamento atteso", spiega Mario Maiocchi, direttore centro studi dell’associazione di imprese che operano nel commercio con reti dirette e franchising (90mila punti vendite, 450 marchi e 800mila addetti). "Trovano conferma le percezioni avvertite nei mesi passati. I consumi perdono velocità, pur mantenendo il segno positivo. Anche la flessione della ristorazione che, nel trimestre precedente aveva sostenuto il comparto, è un ulteriore segnale di debolezza. C’è molto cautela anche sul Natale. Il nostro centro studi evidenzia un calo di spesa pari a 276 euro per famiglia contro 308 euro di Natale 2021. Sulle previsioni di spesa incide l’incertezza per l’instabilità del contesto macroeconomico".
L’inflazione che in Lombardia è arrivata all’11,2% e l’aumento generale dei prezzi contribuiscono a rallentare le spese. "La settimana del Black friday ha trainato i consumi di novembre che chiude con risultati positivi pari a +2,3% sullo stesso mese del 2021, in particolare nel settore abbigliamento-accessori +6,3% – afferma Alessandro Olivari, senior partner Jakala –. Tuttavia, l’aumento dell’inflazione determina un impatto negativo generalizzato da un punto di vista socio-demografico. Continua ad ampliarsi il differenziale inflazionistico tra i consumatori meno abbienti e quelli con maggiore capacità di spesa. Rispetto all’anno precedente, infatti, si evidenzia un aumento delle visite in store da parte dei cluster sociodemografici più abbienti +5,7% rispetto all’anno precedente, mentre decresce il numero di visite in store da parte dei consumatori con minore capacità di spesa -7,1%".
A novembre è stata la ristorazione ad accusare soprattutto la frenata, tornando con il segno negativo (-0,8% rispetto a un anno fa) dopo mesi di crescita. Anche il commercio non alimentare, contrariamente a quanto accadeva a novembre, ha assistito a un calo dell’1%. Abbigliamento e accessori di moda sono cresciuti del 6,3%, complice l’arrivo del freddo, pareggiando di fatto il dato negativo di ottobre (-6,3%). Un incremento trainato anche dagli sconti del Black Friday che hanno caratterizzato quasi ovunque tutta l’ultima settimana del mese, riducendo però i margini di guadagno sulle vendite.