Multe No vax over 50: da oggi 100 euro per 2 milioni di non vaccinati contro il Covid

Scaduto ieri il termine per giustificare il mancato adempimento all'obbligo vaccinale. Avvocatura di Stato: "Siero legittimo". La replica: "Traditi dallo Stato, dubbi sul decreto 44 del 2021"

Milano, 1 dicembre 2022 - Scattano a partire da oggi, giovedì 1 dicembre, le sanzioni, complessivamente 1,9 milioni, per gli over 50 e tutte le categorie sottoposte ad obbligo vaccinale che non hanno fatto il vaccino anti-Covid. La multa di 100 euro è per tutti gli ultracinquantenni e le carie categorie professionali, tra cui forze dell'ordine e personale sanitario, che dall'8 gennaio al 15 giugno (data in cui scadeva la misura) non si erano vaccinati. Scaduto ieri il termine fissato per giustificare il mancato adempimento all'obbligo vaccinale, dovuto a motivi sanitari, come ad esempio l'aver contratto il Covid in quel periodo. Le regioni con le maggiore percentuali, rispetto alla popolazione del proprio territorio, sono Friuli, Calabria e Abruzzo.

Legittimità dell'obbligo vaccinale

Confermare la legittimità dell'obbligo vaccinale per il Covid, una misura disposta "nel pieno rispetto degli insegnamenti della Corte costituzionale" . È la richiesta che i rappresentanti dell'Avvocatura dello Stato hanno rivolto ieri alla Consulta nell'udienza pubblica. Richiamata l'attenzione soprattutto sulla sentenza del 2018, con cui i giudici costituzionali hanno stabilito che il trattamento sanitario obbligatorio è legittimo se è diretto non solo a migliorare lo stato di salute di chi si è vaccinato, ma anche a preservare la salute degli altri, se le conseguenze sono tollerabili e se in caso di danni ulteriori e non prevedibili sia previsto un equo indennizzo.

La linea

Condizioni che secondo i tre avvocati dello Stato presenti in udienza sono state tutte rispettate dal legislatore che oltretutto nell'affrontare la pandemia si è fatto guidare dalle indicazioni del Comitato tecnico-scientifico. "Vogliamo mettere in discussione il fatto che le vaccinazioni hanno fortemente indebolito l'incidenza della pandemia in un contesto gravissimo?" ha detto rivolgendosi ai difensori dei sanitari no vax sospesi l'avvocato generale dello Stato Enrico De Giovanni, richiamando l'attenzione sulla bontà dei risultati ottenuti con la campagna vaccinale. Una linea che non viene smentita dal "recente intervento del nuovo governo" che ha anticipato al primo novembre lo stop all'obbligo vaccinale per il personale sanitario e che "conferma come il legislatore sia attento a considerare le situazioni concrete: di fronte alla riduzione del pericolo della pandemia si è venuti alla decisione di ridurre il periodo di sospensione per recuperare professionalità utili alla collettività".

La replica dei no vax

"Privati della possibilità di lavorare e sopravvivere", "traditi" dallo Stato che ha imposto un "ricatto: o ti vaccini o sei fuori dalla società" e che così ha finito anche per calpestare anche la loro "dignità" , non mettendoli più in grado di "assicurare il pane ai propri figli". Il tutto senza alcun beneficio per la collettività, visto che il vaccino non solo ha impedito la diffusione dei contagi, ma ha avuto anche "effetti collaterali gravi" e anche mortali con "29 decessi, solo in Italia, accertati come correlati alla campagna vaccinale". Così, ieri, davanti alla Corte costituzionale, gli avvocati degli operatori sanitari no vax

Decreto 44 nel mirino

Nel mirino ci sono le norme del decreto 44 del 2021 del governo Draghi che ha imposto l'obbligo vaccinale, prima solo agli operatori sanitari, poi via via ad altre categorie professionali e agli ultra 50enni con l'obiettivo di prevenire la diffusione del contagio. Cinque uffici giudiziari - i tribunali di Brescia, Catania e Padova, il Tar della Lombardia e il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana- con 11 ordinanze, hanno condiviso alcuni dei loro dubbi sulla legittimità dell'obbligo vaccinale e sulle relative sanzioni e hanno portato il caso davanti alla Consulta.