
Leon Cligman (al centro)
E' morto Léon Cligman, francese, storico capitano dell'industria tessile dal celebre marchio con il coccodrillo, Lacoste. E' stato l'artefice del suo successo internazionale, nella veste di direttore del gruppo Devanlay (1975-1984) e poi di presidente (1984-1998). Avrebbe compiuto 102 anni il prossimo 26 maggio: si è spento domenica 15 maggio a Parigi.
Nato nel 1920 a Tighina, in Russia, da bambino approda a Parigi con la famiglia in fuga dal regime comunista dei soviet. In Francia il padre dà vita alle Confezioni Indreco. Léon studia all'École Supérieure de Commerce di Parigi, lavora nelle Tessiture Boussac e ai grandi magazzini Lafayette. Dagli anni '50 applica nuove tecniche di produzione e nuovi criteri stilistici (un anticipo del prêt-à-porter) all'azienda paterna: il risultato è una vendita annua di 10 milioni di pezzi. L'Indreco, sotto la sua gestione, nel 1966 assorbe le ditte Newman, Seiligmann e C. Mendés.
Pierre Lévyg, suo suocero, gli affida, nel frattempo, il rilancio del gruppo tessile Devanlay che gli riesce facendo soprattutto leva sul marchio Lacoste, di cui assume ufficialmente la direzione nel 1975. Allo stesso tempo, Léon Cligman è stato amministratore (1973) e poi vicepresidente (1977-1991) di Nouvelles Galeries Réunies. Come direttore e quindi presidente di Devanlay ha curato personalmente insieme a Lacoste i marchi Scandal, Jil, Orly. Alla fine degli anni '70 il gruppo Indreco-Devanlay impiegava più di 40.000 persone.
Nel 1998 Léon Cligman ha venduto Devanlay al gruppo svizzero Maus per un importo di 2,9 miliardi di franchi. Si alleò con Pierre Bergé, presidente di Yves Saint Laurent, per contrastare l'Opa lanciata da Maurice Bidermann per Saint Laurent attraverso il gruppo Mendès. Ha svolto un'intensa attività filantropica e di mecenatismo: è stato vicepresidente fondatore della Lega francese contro la sclerosi multipla, amministratore della Heritage Foundation, presidente del circolo dei fondatori dell'Atelier lyrique de l'Opéra National de Paris.
Nel 2017 ha donato allo Stato francese e alla Regione della Loira, insieme con la moglie Martine, una collezione di circa 900 opere d'arte, che costituisce il patrimonio del Museo d'Arte Moderna di Fontevraud, inaugurato il 19 maggio 2021. idente dell'Osservatorio del patrimonio religioso insieme a Bernadette Chirac, amministratore e poi presidente onorario dell'Association pour le outreach dell'Opéra National de Paris, l'associazione dei sostenitori del Teatro dell'Opera della capitale francese.