Orrore a Roma: trovato cadavere in una valigia. La compagna: "Non l'ho ucciso io"

In strada una scia di sangue lunga 100 metri. La donna ha raccontato di aver trovato il compagno, Luca De Maglie, morto e di aver tentato di rianimarlo

La polizia sul luogo del ritrovamento, a Roma

La polizia sul luogo del ritrovamento, a Roma

Roma, 5 giugno - Orrore stamattina a Roma. Il corpo di un uomo è stato trovato in una valigia in via Federico Sacco, zona Santa Maria del Soccorso, a Colli Aniene. Si tratta di  Luca De Maglie, italiano di 37 anni. Intormo alle 7 un passante ha notato macchie di sangue che fuoriuscivano da un bagaglio abbandonato tra le auto e ha chiamato il 112. La Polizia, giunta sul posto, ha notato che all'interno della valigia si intravedevano una testa e il corpo di un uomo. Seguendo le tracce di sangue gli agenti sono arrivati davanti alla porta di un'abitazione. All'interno hanno trovato una donna di 39 anni, la compagna di De Maglie, che ha ammesso di aver tentato di sbarazzarsi del cadavere ma di non essere stata lei ad uccidere il compagno. Secondo gli inquirenti la pista più probabile sarebbe la morte per overdose, ma non si escludono altre ipotesi. Intanto è stata disposta l'autopsia

La compagna: volevo disfarmi del corpo, non l'ho ucciso io

"Sono rientrata a casa lunedì mattina e Luca era già morto. Ho cercato di rianimarlo con un massaggio cardiaco, ma non c'è stato nulla da fare". Così Alma R., 39 anni, racconta agli investigatori il ritrovamento del cadavere del compagno.  Da una prima analisi, la morte dell'uomo effettivamente sarebbe compatibile con la notte di domenica. Dopo aver trovato il corpo del compagno, la 39enne avrebbe trascorso la settimana con il cadavere in casa, fino alla notte scorsa quando avrebbe deciso di sbarazzarsene abbandonandolo in strada all'interno di una valigia chiusa con del nastro adesivo e lasciata vicino a un'auto, dov'è stata notata stamattina da un passante.

Scia di sangue lunga oltre 100 metri

Una scia di sangue lunga oltre 100 metri corre sui marciapiedi e taglia la carreggiata fino a Piazza Sacco, nel quartiere Pietralata. Una traccia probabilmente lasciata durante il trasporto della valigia contenente il cadavere, che parte dal portone della palazzina di via Luigi Bellardi 12, dove al quarto piano vivevano Luca De Maglie e la compagna, ascoltata dagli inquirenti.

I vicini: litigavano sempre

"Si sentivano urla provenire da quel palazzo a tutte le ore del giorno e della notte". Così un abitante del quartiere Pietralata descrive la relazione tra la 39enne e l'uomo trovato cadavere in una valigia. Ma non si esclude alcuna pista al momento. Da un primo esame sembra che non ci siano segni evidenti di violenza sul corpo del 37enne, che ha precedenti di polizia. Determinante sarà l'esame autoptico.