Franca Fendi, morta a Roma una delle cinque sorelle a capo della storica casa di moda

Era nata nel 1935: nel dopoguerra aveva preso in mano la maison fondata dai genitori. In breve il marchio è diventato fra i più famosi al mondo

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Addio a Franca Fendi, la terza delle cinque sorelle a capo dello storico marchio di moda italiana. Un brand fra i più apprezzati, nel nostro Paese e all'estero, divenuto patrimonio dell'immaginario collettivo per il simbolo con le due F che si incrociano, riportato su borse e altre creazioni.

Franca Fendi è morta questa notte nella sua casa di Roma. Era nata nel 1935. Con Paola, Anna, Carla (scomparsa nel 2017) e Alda, aveva fin dal dopoguerra preso in mano la casa di moda fondata dai genitori Edoardo e Adele. Sotto la guida del quintetto di sorelle Fendi era cresciuta rapidamente, fino a diventare nel corso degli anni uno dei marchi italiani più conosciuti al mondo. In particolare hanno conquistato gli appassionati di moda la qualità dei prodotti e delle materie prime utilizzate, così come le creazioni firmate in collaborazione con un altro grande nome della moda, lo stilista tedesco Karl Lagerfeld.

Qualche anno fa Franca Fendi si era raccontata in un libro dal titolo "Sei con me. La nostra grande, unica storia d'amore", edito da Rizzoli. Il volume, un'autobiografia scritta sotto forma di affettuosa e commossa lettera al marito Franco Formilli, scomparso nel 2001 a 70 anni. Scorrendo quelle pagine si venivano a conoscere momenti della vita professionale e privata di una donna di successo, legatissima alle sorelle con le quali era riuscita a costruire non solo un impero economico, ma anche un esempio fra i migliori della bellezza e della creatività del Made in Italy.

Nel libro Franca Fendi ripecorre gli anni dell'adolescenza, nell'Italia segnata dai dolori della guerra e dal fermento della ripartenza. Poi gli anni '60 e '70, quando tutto sembrava possibile "dai figli dei fiori allo stile da discoteca, dalle minigonne ai caftani etnici, dalle zeppe vertiginose ai sandali rasoterra". Fino ad arrivare all'età contemporanea, con la vendita di Fendi alla multinazionale LVMH.