Omicidio a Enna, donna morta con la testa fracassata. La figlia confessa: "L'ho uccisa io"

La tragedia ad Aidone. La vittima aveva 69 anni: è stata ammazzata perché si rifiutava di andare in una casa di riposo

I rilievi della Scientifica (foto di repertorio)

I rilievi della Scientifica (foto di repertorio)

Aidone (Enna) - Non voleva andare in una casa di riposo Vittoria Malaponti, la donna di 69 anni trovata cadavere questa mattina in un appartamento nel quartiere San Giacomo ad Aidone nell'Ennese. Ad ucciderla è stata la figlia 47enne, che messa alle strette ha confessato. I carabinieri l'hanno arrestata dopo un'indagine lampo. A chiamare i soccorsi oggi all'alba era stata proprio lei. Agli investigatori ha raccontato che la madre si era suicidata. Quando i militari sono giunti nella villetta unifamiliare in cui le due donne vivevano hanno trovato la pensionata riversa a terra in bagno in una pozza di sangue, con accanto un coltello. 

Sul posto sono arrivati i militari del Nucleo Investigativo di Enna e della Compagnia di Piazza Armerina per i rilievi tecnici e per ricostruire quello che sin da subito non appariva come un suicidio. Le indagini, coordinate dal procuratore Massimo Palmeri e dal sostituto Domenico Cattano, hanno permesso di far luce sulla dinamica dei fatti. "A uccidere la donna in modo cruento - spiegano gli investigatori - è stata la figlia per motivi riconducibili verosimilmente alla prossima collocazione dell'anziana in una struttura residenziale". Per la donna adesso si sono spalancate le porte del carcere di Catania. Il corpo della madre sarà sottoposto nei prossimi giorni a esame autoptico per stabilire le modalità dell'efferato delitto.