
Elicottero soccorsi (Ansa)
Moneglia (Genova), 5 dicembre 2021 - E' morto mentre cercava di recuperare una fune caduta sugli scogli. La vittima è un rocciatore di 30 anni travolto da un'onda. Il giovane era in parete con la compagna: la coppia stava scalando una falesia in località Valletta, nel Comune di Moneglia (Genova). L'onda generata dal mare mosso, lo ha fatto finire in acqua e lo scalatore dopo aver lottato per alcuni minuti con la forza del mare è stato risucchiato dalla corrente fino a sparire tra le onde. La compagna, 28 anni, è rimasta a lungo bloccata sulla falesia, fino a quando non è stata raggiunta dal personale speleo alpino fluviale dei Vigili del fuoco con l'elicottero Drago e portata in salvo, mentre da terra stavano cercando di avvicinarla da terra volontari del soccorso alpino e altri vigili del fuoco. È in buone condizioni, ma sotto choc. A dare l'allarme, con il cellulare, è stata proprio la ragazza. La coppia, nata in Argentina, da tempo vive a Genova. L'incidente è avvenuto in una parete molto amata dai rocciatori perché suggestiva, con due scogli, detti totem, in cui è stato creato un percorso per scalatori. Durante l'arrampicata alla coppia è caduta una fune.
Il trentenne ha deciso di provare a recuperarla e si è calato fino agli scogli, dove è stato sorpreso da una violenta onda che l'ha trascinato in mare. Scattato l'allarme sono intervenuti mezzi della capitaneria di porto, una motonave dei vigili del fuoco oltre all'elicottero dei vigili che, se non è stato utile per individuare il corpo del rocciatore, ha facilitato il recupero della ragazza che una volta portata a terra è stata trasportata all'ospedale San Martino per un controllo e un sostegno psicologico. Le operazioni di ricerca del corpo del compagno sono andate avanti per ore, ma con il calare della luce sono state sospese.