Profughi ucraini in Italia: i bimbi nelle scuole sono oltre 16mila, a marzo erano 1.300

Lo spiega il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi: e sugli oltre 99mila ingressi registrati dal ministero dell'Interno, 36.256 sono di minori

Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi

Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi

"I ragazzi e le ragazze ucraine presenti nelle nostre scuole, in base ai dati rilevati ieri alle ore 16, erano 16.045. L'andamento della curva è interessante, all'inizio di marzo ne avevamo circa 1300, con una crescita lenta fino alla fine di marzo, poi c'è stata una prima ondata che ha portato al raddoppio in una settimana, quindi una seconda ondata, che sostanzialmente è coincisa con l'inizio di aprile e quindi il dato è andato poi sostanzialmente consolidandosi.

Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, intervenendo in audizione davanti alla Commissione parlamentare per l'infanzia.  "Il tasso di crescita - ha aggiunto Bianchi - si è ridotto rispetto a quello precedente e sostanzialmente sulla base di questo riteniamo che almeno da qui a fine anno scolastico sia il dato di stabilizzazione. Sulla base degli ingressi registrati, oltre 99mila segnalati dal ministero dell'Interno, riteniamo che 36.256 siano minori".

Sulla base di questo e sul tasso di crescita di circa 1000 unità giornaliere, ha aggiunto, "riteniamo che per il mese di settembre dovremmo arrivare a una cifra tra 28 e 30mila ragazzi nelle nostre scuole".  Nel dettaglio, il ministro ha indicato anche le tipologie di scuole che ospitano i piccoli ucraini: 7.615 nella scuola primaria, 3.175 della scuola dell'infanzia, 3.911 di secondaria e solo 1.344 delle superiori. Oltre il 90% è tra i 3 e i 13 anni.

"L'entrata dei profughi in Italia ha seguito una via diversa rispetto ad altri profughi: nel caso degli ucraini i profughi sono andati direttamente presso delle famiglie. I bambini più grandi in pate non vanno a scuola, perché l'obbligo in Ucraina è fino a 14 anni". Bianchi ha anche sottolineato che le autorità ucraine hanno come obiettivo unico il ritorno in patria dei profughi per continuare le scuole nel loro Paese.