Minacce a Fontana, depositato in procura dossier: "Clima d'odio"

Tra i documenti anche lettere anonime alla famiglia del governatore lombardo, in una delle missive si paventa un "incidente stradale occasionale"

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano, 4 giugno 2020 - Una trentina di pagine di documenti, intitolate "clima di odio", in cui vengono raccolte tutte le minacce ed intimidazioni on line e non solo rivolte al governatore lombardo Attilio Fontana, sotto scorta. Le ha depositate oggi in Procura a Milano, come "produzione documentale", il legale del presidente, l'avvocato Jacopo Pensa. Ci sono anche lettere anonime spedite alla famiglia Fontana, come una nella quale si paventa "un incidente stradale occasionale". Le carte sono state depositate al pm Alberto Nobili, capo dell'antiterrorismo. 

Il dipartimento antiterrorismo della Procura milanese sta già indagando sulle scritte sui muri 'Fontana assassino', comparse nei giorni scorsi a Milano, e rivendicate dai Carc (Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo) anche in una conferenza stampa. Gli autori di quei murales intimidatori, di cui si sono attribuiti la responsabilità Pablo Bonuccelli e Claudia Marcolini, due rappresentanti dei Carc, sono già stati identificati dagli investigatori nel fascicolo aperto per minacce e diffamazione. Di quelle scritte sui muri si parla anche nella produzione documentale del legale di Fontana, che in questi giorni ha raccolto un lunga lista di decine e decine di minacce, più o meno esplicite, e intimidazioni comparse anche con messaggi e fotografie postate sui social da utenti o da presunti profili fasulli.

"Un'atmosfera - ha chiarito il legale - creata da chi aveva interesse a fomentare un'ostilità feroce contro Fontana" per la gestione dell'emergenza Covid. Un "clima di odio", ha aggiunto l'avvocato, "che ha portato anche alle scritte sui muri con epiteti feroci". Tra i messaggi, ad esempio, alcuni del seguente tenore: £Devi morire, devi morire come loro (con riferimento ai morti nelle rsa, ndr)". Il presidente lombardo, ha spiegato Fontana, per il suo ruolo, soprattutto in questo periodo, "è consapevole di poteressere oggetto di critiche politiche e le accetta, ma quando gli si dà dell'assassino le cose cambiano".