Mafia, affari tra Sicilia e Lombardia: 24 arresti. Blitz all'alba con 100 finanzieri

Inchiesta della Dda su estorsioni e traffico di droga: sequestrate tre società. Duro colpo alle famiglie mafiose catanesi dei Cappello e dei Santapaola-Ercolano

Finanza

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Associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, traffico organizzato di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori e detenzione di armi: sono le accuse nei confronti di un'organizzazione con ramificazioni tra la Sicilia e la Lombardia che ha visto notificare misure cautelari a 24 persone. Ma gli indagati nell'inchiesta sono complessivamente 37: colpiti i clan mafiosi Cintorino e Brunetto, articolazioni territoriali rispettivamente delle potenti famiglie mafiose catanesi dei Cappello e dei Santapaola-Ercolano.

L'operazione, denominata "Tuppetturu", nome che in siciliano indica una piccola trottola di legno, è stata ordinata dal gip su richiesta della procura distrettuale antimafia ed eseguita da oltre 100 finanzieri del comando provinciale di Catania. Sequestrate tre società che operano nella provincia di Catania e di Messina sotto il controllo dei clan. L'inchiesta in particolare riguarda i territori di Calatabiano, Giarre, Fiumefreddo, Castiglione di Sicilia e Mascali, nel Catanese, oltre che le cittadine messinesi di Giardini Naxos e Taormina. Le misure cautelari sono state eseguite anche dalle fiamme gialle dei comandi provinciali di Messina e Monza-Brianza. Le 24 persone arrestate sono finite tutte in carcere con le accuse di associazione mafiosa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, traffico di droga, trasferimento fraudolento di valori e detenzione di armi. La guardia di finanza ha poi sequestrato tre attività commerciali nei comuni di Calatabiano e Giardini Naxos. Ricostruiti, inoltre, gli organigrammi e gli interessi criminali dei due clan nella fascia ionico-etnea, grazie alle indagini patrimoniali e alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia.