Lombardia zona bianca, Fontana: "Grandissima voglia di ripartire"

Soddisfatto il governatore della Regione, Attilio Fontana: "Le istituzioni se collaborano possono superare qualsiasi difficoltà"

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano - Da oggi la Lombardia è in zona bianca. Con lei, altre cinque regioni, che si sono andate ad aggiungere alle sette di settimana scorsa. Molto soddisfatto il presidentedella Regione, Attilio Fontana: "La Lombardia sta dimostrando una grandissima voglia di ripartire e un grandissimo ottimismo per il futuro". 

"Con una riacquistata libertà che giorno dopo giorno stiamo ritrovando", ha detto il governatore, intervenuto al teatro alla Scala di Milano alla cerimonia di apertura di Prix Italia, il concorso internazionaleorganizzato dalla Rai, per programmi di qualità, radio, Tv e Internet , è importante "ripartire dalla cultura, da uno degli ambiti che è stato più colpito dal periododi chiusura. E non dobbiamo dimenticare tutti coloro che lavorano in questo ambito, che hanno sofferto più di altri. Quindi ripartire dalla cultura, dal teatro alla Scala, è qualcosa di particolarmente significativo". "Ringrazio la Rai che ha voluto scegliere proprio Milano come la sede del Prix Italia perché Milano e la Lombardia hanno sofferto più degli altri - ha aggiunto Fontana - la Lombardia sta dimostrando grandissima voglia di ripartire e grandissimo ottimismo per il futuro". "A questa pandemia - ha aggiunto il presidente della Lombardia - ci ha insegnato qualcosa che non ci dovremo mai dimenticare: cioè parlare di noi e noi di io. Le istituzioni se collaborano possono superare qualsiasi difficoltà".

Fontana ha poi parlato di vaccini, replicando a chi gli chiedeva se la Lombardia è pronta a somministrare una dose diversa a chi ha effettuato la prima vaccinazione con AstraZeneca. "Noi la programmazione l'abbiamo fatta sulla base delle disposizioni che arrivavano dall'Aifa e dal governo. E quindi noi dovremmo rivedere tutta la programmazione, perché le dosi destinate al richiamo Pfizer erano destinate solo a chi aveva fatto laprima dose Pfizer. Quindi o arrivano dosi in più o dovremo rivedere la programmazione". E ha concluso: ''Appena avremo conoscenza di cosa ci risponde il governo, sia sulla fornitura dieventuali dosi aggiuntive, sia sulla conferma delle modalità, noipotremo stabilire una data". 

Zona bianca, dal 14 giugno altre sei regioni

La nuova mappa dell'Italia 

Da oggi, 14 giugno, passano in zona bianca altre cinque Regioni e una provincia autonoma: Lombardia, Piemonte, Emilia-RomagnaLazio, Puglia e provincia autonoma di Trento. Sono pertanto confermate in zona bianca Abruzzo, Liguria, Umbria, Veneto, Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Restano in zona gialla: Toscana, Marche, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia (oltre alla provincia autonoma di Bolzano) che con ogni probabilità raggiungeranno la zona bianca il 21 giugno. L’ultima a essere promossa sarà la Valle d'Aosta, che dovrà aspettare il 28 giugno.

Zona bianca, le nuove regole

VISITE AD AMICI E PARENTI A chi si trova in zona bianca è consentito andare a far visita a parenti o amici, restando all’interno della stessa zona, senza limiti di orario o nel numero di persone che si spostano. Le visite ad amici o parenti sono inoltre consentite, dalle ore 5.00 alle 24.00, a un massimo di 4 persone, che possono portare con sé i figli minorenni (o altri minori di 18 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi verso tutte le località della zona gialla. Le visite ad amici o parenti nell’arco della stessa giornata in altre zone devono comunque concludersi facendo rientro ai propri residenza, domicilio o abitazione entro le ore 24.00. Restano valide, indipendentemente dalla località di destinazione, le norme di prevenzione del contagio relative all’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici e privati.

SECONDE CASE  - È sempre possibile fare rientro presso la propria seconda casa, se situata in zona bianca o gialla. Inoltre dalle zone bianca e gialla si può fare rientro alla propria seconda casa situata in zona arancione o rossa, se si può dimostrare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021 (data di entrata in vigore del decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2). Se il titolo è stato acquistato successivamente, sarà possibile raggiungerla, nelle zone arancione o rossa, se si è in possesso di una certificazione verde COVID-19. In ogni caso, l’immobile di destinazione deve essere disabitato e vi si possono spostare solo persone appartenenti allo stesso nucleo familiare convivente.

BAR E RISTORANTI - In zona bianca - spiegano le Faq del governo - i bar, i ristoranti e le altre attività di ristorazione sono aperti ed è possibile consumare cibi e bevande al loro interno, senza limiti orari. Sono consentite senza restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Nessun tetto massimo per il numero di persone ai tavoli all'aperto. Fino ad un massimo di sei persone, invece, negli spazi al chiuso dei locali. Anche in zona bianca non è ancora prevista la possibilità di eliminare l'obbligo di indossare la mascherina protettiva, né al chiuso né all'aperto.    

LE DISCOTECHE Per il momento resta il divieto di ballare nelle discoteche, anche se è possibile ascoltare musica, mangiare e bere. Il divieto di ballare, tra l'altro, è al centro di una serie di polemiche da alcune settimane, proprio in vista della stagione estiva. I titolari dei locali chiedono nuovi protocolli per riaprire le attività di un settore ormai fermo da tanto tempo.

LA MASCHERINA -  Le mascherine devono essere obbligatoriamente indossate sia quando si è all’aperto, sia quando si è al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione, fatta eccezione per i casi in cui è garantito l’isolamento continuativo da ogni persona non convivente. L’obbligo non è previsto per:bambini sotto i 6 anni di età; persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina; operatori o persone che, per assistere una persona esente dall’obbligo, non possono a loro volta indossare la mascherina (per esempio: chi debba interloquire nella L.I.S. con persona non udente). Inoltre, non è obbligatorio indossare la mascherina, sia all’aperto che al chiuso: mentre si effettua l’attività sportiva; mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito;  quando si sta da soli o esclusivamente con i propri conviventi. Per quanto riguarda lo svolgimento dell’attività lavorativa e delle attività scolastiche, la mascherina è obbligatoria nelle situazioni previste dagli specifici protocolli di settore. È comunque fortemente raccomandato l'uso delle mascherine anche all'interno delle abitazioni private, in presenza di persone non conviventi.