Omicidio Lidia Macchi, l'arrestato: sono tranquillo, non c'entro nulla

Il fratello della vittima: "Su Lidia è stato detto tutto in questi anni, e io e la mia famiglia ora abbiamo bisogno di serenità"

Lidia Macchi aveva 21 anni quando fu uccisa

Lidia Macchi aveva 21 anni quando fu uccisa

Milano, 16 gennaio 2016 - "Sono tranquillo, non c'entro nulla, aspetto che tutto si chiarisca" è quanto Stefano Binda, arrestato ieri per l'omicidio di Lidia Macchi, ha detto attraverso il suo legale, l'avvocato Sergio Martelli. Il legale ha incontrato il 48enne, ex compangno di liceo della giovane trovata morta in un bosco di Cittiglio nel gennaio 1987. "Certo trovarsi in cella non è una esperienza che faccia piacere a nessuno - ha aggiunto l'avvocato- Ma mi sembra che stia reagendo con tranquillità e ovviamente continua a negare". Martedì è previsto l'interrogatorio.

Stefano Binda è rinchiuso da ieri nel carcere Miogni di Varese. "Non riesce a spiegarsi come dopo tanti anni sia finito in questa situazione, continua a negare di aver ucciso lui Lidia", ha aggiunto il legale, che per il momento ha preferito non fare altre dichiarazioni. A quanto si apprende, l'uomo avrebbe manifestato soprattutto grande preoccupazione per l'anziana madre, ultrasettantenne, con la quale vive a Brebbia (Varese).  Nella giornata di oggi sono arrivate anche le parole del fratello della vittima, Alberto Macchi: "Su Lidia è stato detto tutto in questi anni, e io e la mia famiglia ora abbiamo bisogno di serenità". 

L'IPOTESI DELLA RIESUMAZIONE DEL CORPO - All'indomani dell'arresto di Binda il legale della famiglia non esclude la richiesta di riesumazione del corpo della ragazza per cercare materiale biologico da analizzare. "Purtroppo i campioni biologici prelevati all'epoca sono andati distrutti nel 2000 dopo un'incomprensibile decisione del gip di Varese - dichiara l'avvocato Daniele Pizzi - e quanto tenuto in custodia e non andato distrutto degli indumenti di Lidia, non contengono profili genetici utilizzabili. Evidentemente tredici vetrini occupavano spazio negli archivi...". Poi ha proseguito "non é da escludere che si possa ricorrere alla riesumazione della salma, unica speranza per poter trovare altre tracce eventualmente utili per essere analizzate". .