
Papa Francesco durante l'Angelus (Ansa)
Roma, 8 febbraio 2021 - "Un'altra volta in piazza!". Con questa esclamazione, pronunciata al di fuori del discorso ufficiale, Papa Francesco saluta il ritorno della recita dell'Angelus in piazza San Pietro, condotta dalla finestra del palazzo Apostolico in Vaticano, consentito dal ritorno del Lazio e di Roma nella zona gialla, determinata dalla situazione di controllo del contagio per il Covid.
Una piazza comunque non gremita complice la forte pioggia che sta cadendo sulla capitale. Dopo i lunghi mesi in cui, per le restrizioni dovute all'emergenza-Covid, ha recitato l'Angelus in diretta video dalla Sala della Biblioteca del Palazzo apostolico, senza la presenza di fedeli, oggi papa Francesco è tornato ad affacciarsi alla finestra dello studio dell'Appartamento pontificio per recitare la preghiera mariana con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.
"Chinarsi per far rialzare l'altro. Non dimentichiamo che l'unico modo lecito di guardare una persona dall'alto al basso è quando tu tendi una mano per farla risollevare - ha detto il Pontefice - Gesù nel tendere la mano manifesta la sua tenerezza nella vicinanza e nella compassione".
"Desidero rivolgere un appello in favore dei minori migranti non accompagnati: sono tanti!". E' quanto sottolinea Papa Francesco, al termine dell'Angelus dal palazzo Apostolico in Vaticano. "Purtroppo, fra coloro che per vari motivi sono costretti a lasciare la propria Patria, ci sono sempre decine di bambini e di ragazzi soli, senza la famiglia, esposti a molti pericoli". In particolare, avverte il Pontefice, "in questi giorni, si segnala la drammatica situazione di quelli che si trovano sulla cosiddetta rotta balcanica, ma ce ne sono in tutte le rotte: facciamo in modo che a queste creature fragili e indifese non manchino la doverosa cura e i canali umanitari preferenziali".