
Tra i premiati con le Tre Forchette chef Carlo Cracco (Imagoeconomica)
Milano, 23 novembre 2020 - Torna l'appuntamento con il Gambero Rosso e la guida "Ristoranti d'Italia 2021" , nell'anno in cui il ciclone Covid si è abbattuto sul settore della ristorazione. La guida immortala non solo l'eccellenza della cucina e del servizio in sala ma soprattutto un'imprenditoria che tiene duro e cerca di salvare insegna e posti di lavoro ripensando proposte, menu, servizi. "La gran parte - ha detto il direttore della guida Laura Mantovano - riparte. Ad ogni livello. I campioni del fine dining hanno studiato proposte alternative per avvicinare la clientela locale e le nuove generazioni all'alta cucina. Come Gambero Rosso siamo tornati in pista per far gioco di squadra, dando vita ad una guida non soltanto di giudizio ma anche di servizio, una guida in grado di raccontare come la ristorazione ad ogni livello ha reagito di fronte alla crisi". Dieci i ristoranti lombardi che raggiungono la massima valutazione.
Quest'anno nuovi 4 ingressi (Vun Andrea Aprea dell'hotel Park Hyatt Milan, Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio, Glass Hostaria a Roma chef Cristina Bowerman, Imàgo dell'Hotel Hassler a Roma chef Andrea Antonini) e un'uscita (Idylio by Apreda). A dare l'emozione del sorpasso in gara le Due Forchette rosse, i locali che hanno maggiori potenzialità di raggiungere il vertice. Sono quattro: Andreina a Loreto (Ancona) di Enrico Recanati; Enoteca La Torre a Villa Laetitia a Roma chef Domenico Stile; Danì Maison a Ischia (Napoli) di Nino di Costanzo; Signum a Salina (Messina) chef Martina Caruso.
Ecco l'elenco dei 38 ristoranti Tre forchette nella guida Ristoranti d'Italia 2021 di Gambero Rosso
Piazza Duomo ad Alba (Cuneo) chef Enrico Crippa
Villa Crespi ad Orta San Giulio (Novara) chef Antonino Cannavacciuolo
Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo) dei fratelli Cerea
Dal Pescatore a Canneto sull'Oglio (Mantova) Antonio e Nadia Santini e figli
Miramonti l'Altro a Concesio (Brescia) chef Philippe Lévaillé e brigata al femminile
D'O a Cornaredo (Milano) chef Davide Oldani
Lido 84 a Gardone Riviera (Brescia) dei fratelli Camanini Riccardo chef e Giancarlo
Enrico Bartolini Mudec Restaurant a Milano dell'imprenditore toscano Enrico Bartolini
Berton a Milano di Andrea Berton
Cracco a Milano chef Carlo Cracco
Seta by Antonio Guida a Milano
Vun Andrea Aprea dell'Hotel Park Hyatt Milan
La Peca a Veneto Lonigo (Vicenza) chef Nicola Portinari
Le Calandre a Rubano chef Massimiliano Alajmo
St. Hubertus dell'Hotel Rosa Alpina a San Cassiano (Bolzano) chef Norbert Niederkofler
Laite a Sappada (Udine) di Fabrizia Meroi e Roberto Brovedani
Agli Amici dal 1887 a Udine di Emanuele Scarello
Osteria Francescana a Modena chef Massimo Bottura
Enoteca Pinchiorri a Firenze chef Annie Feolde
Lorenzo a Forte dei Marmi (Lucca) della famiglia Viani chef Gioacchini Ponzelli
Da Caino a Montemerano (Grosseto) chef Valeria Piccini
Il Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio (Lucca) chef Giuseppe Mancino
Madonnina del Pescatore a Senigallia (Ancona) chef Moreno Cedroni
Uliassi a Senigallia (Ancona) chef Mauro Uliassi
Casa Vissani a Baschi ( Terni) chef Gianfranco Vissani
Pascucci al Porticciolo a Fiumicino (Roma) chef Gianfranco Pascucci
La Trota a Rivodutri (Rieti) dei fratelli Maurizio e Sandro Serva
Glass Hostaria a Roma chef Cristina Bowerman
Imàgo dell'Hotel Hassler a Roma chef Andrea Antonini
Il Pagliaccio a Roma chef Anthony Genovese
La Pergola dell'Hotel Rome Cavalieri a Roma chef Heinz Beck
Reale a Castel di Sangro (L'Aquila) chef Niko Romito
Taverna Estia a Brusciano (Napoli) chef Francesco Sposito
Don Alfonso 1890 a Massa Lubrense (Napoli) chef Alfonso Iaccarino
Quattro Passi a Massa Lubrense (Napoli) della famiglia Mellino
Torre del Saracino a Vico Equense (Napi) chef Gennaro Esposito
La Madia a Licata (Agrigento) di Pino Cuttaia
Duomo a Ragusa chef Ciccio Sultano