ANDREA GIANNI
Cronaca

L'hotel liberty abbandonato e il suo fascino senza tempo: "Siamo custodi del silenzio"

Varese, il Campo dei Fiori attira ancora visitatori

Hotel Campo dei Fiori

Varese, 3 giugno 2017 - Camminando per le maestose stanze del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese non è difficile immaginare l’atmosfera di inizio ‘900, con balli nel salone delle feste, orchestre jazz, cene di gala e aperitivi sulle terrazze affacciate su boschi e laghi. Nella struttura edificata nel 1912 su progetto dell’architetto Giuseppe Sommaruga, negli anni d’oro del turismo nel Varesotto, l’orologio si è fermato al 1968, quando le rotte dei villeggianti dell’alta borghesia milanese abbandonarono i monti che sovrastano la Città giardino, rendendo inevitabile la chiusura.

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Isolamento ora rotto dai gruppi di visitatori che possono ammirare gli immensi spazi vuoti, le cucine dove venivano preparati i pasti per centinaia di villeggianti, la stazione della funicolare, parte di una fitta rete di trasporti che consentiva ai turisti milanesi di raggiungere in breve tempo la città e la valli. La riapertura del «gigante addormentato», di proprietà di una società che gestisce anche il Grand Hotel Palace di Varese potrebbe rilanciare il dibattito sulla riqualificazione. «La nostra idea è quella di collaborare con aziende, come griffe dell’alta moda, che potrebbero sponsorizzare la ristrutturazione degli spazi acquisendo in cambio la possibilità di organizzare sfilate o eventi – spiega Andrea Speziali, giovane presidente dell’associazione Italia Liberty – salvando questo gioiello dall’abbandono».