
Goletta di Legambiente
Milano - Mala depurazione e scarichi illegali restano il principale nemico del mare e delle acque interne italiane. E' quanto emerge dai dati del bilancio finale di Goletta Verde e Goletta dei laghi, le due campagne itineranti di Legambiente. Su un totale di 389 punti campionati in 18 regioni, in mare e in 34 laghi italiani, 1 punto ogni 3 è risultato oltre i limiti di legge. Le criticità maggiori sono state riscontrate a ridosso delle foci di fiumi, rii e canali, inquinati dagli scarichi fognari non depurati dai comuni dell'entroterra.
I parametri indagati sono microbiologici: presenza di Enterococchi intestinali ed Escherichia coli. Su 263 campioni prelevati lungo le coste marine, 22 punti sono stati giudicati inquinati, mentre ben 70 punti sono risultati fortemente inquinati: complessivamente oltre i limiti di legge il 35% del totale, 1 punto inquinato ogni 81 km di costa. Il 50% dei punti monitorati dalla campagna (131 punti su 263) ha riguardato le foci di fiumi e canali. Delle 131 foci campionate, il 58% (76 su 131) è risultato oltre i limiti di legge.
Per quanto riguarda Goletta dei laghi, quest'anno la campagna di Legambiente ha ampliato il numero di bacini lacustri esaminati, passando dai 28 del 2020 ai 34 di questa edizione, sempre in 11 regioni italiane. Sono stati effettuati 126 prelievi in altrettanti punti di campionamento e giudicati oltre i limiti di legge il 33% dei prelievi (15 inquinati e 27 fortemente inquinati). In totale sono 61 i campioni prelevati in foce, 65 quelli prelevati a lago. Dei campioni giudicati oltre i limiti, il 64% è stato prelevato in foce a canali, fiumi o torrenti. L'associazione ambientalista ribadisce "l'urgenza di destinare più investimenti per efficientare la depurazione e completare la rete fognaria, a partire dall'utilizzo delle risorse europee del PNRR. Ancora oggi il 40% dei reflui fognari delle nostre città non è adeguatamente depurato".
Ad oggi sono 939 agglomerati non in regola, che generano un carico complessivo di quasi 30 milioni di abitanti equivalenti su un totale di 77 milioni. Se si guarda però anche al carico generato da questi agglomerati, espresso nel numero di abitanti equivalenti, emergono le criticità in regioni che non si trovano solo nel Mezzogiorno. L'80% del carico complessivo degli agglomerati in stato di infrazione proviene da 5 regioni: dalla Sicilia 'in primis' (il 23%) ma anche da Lombardia (il 19%), Campania (il 17%), Calabria (l'11%) e Lazio (che contribuisce per il 10%, con 6 agglomerati in infrazione su 162 regionali). Sono 32 i "malati cronici" individuati dal 35mo monitoraggio. Si tratta di punti che secondo i prelievi degli ultimi 12 anni, risultano inquinati o fortemente inquinati da oltre 10 anni e riguardano ben 13 regioni.
La regione dove Goletta Verde ha riscontrato il maggior numero di tratti marini inquinati è la Campania (12 fortemente inquinati e 5 inquinati), seguita da Lazio (11 e 4), Toscana (8 e 2), Calabria (8 e 1), Sicilia (6 e 3), Sardegna (5 e 1), Marche (5 e 1), Abruzzo (3 e 1) Liguria (3 e 1). L'unica regione d'Italia dove non sono state trovate acque marine fuori norma è la Puglia: su 29 prelievi, nessuno è risultato inquinato o fortemente inquinato. Goletta dei Laghi ha rilevato il maggior numero di tratti fuori norma sul lago Maggiore: 6 fortemente inquinati e 4 inquinati. Seguono il lago di Garda (4 e 1), il Lago d'Orta (4 fortemente inquinati), il lago di Como (2 e 2), il lago di Bolsena (1 e 3).
Goletta Verde e Goletta dei Laghi quest'anno hanno avuto come partner principali Conou e Novamont, e hanno impegnato un team di oltre 300 volontari e volontarie dei Circoli di Legambiente. Il monitoraggio ha preso in considerazione i punti individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta (200 segnalazioni raccolte).