Carbonizzato in auto a Gambolò. Parte da un trentenne la soluzione del giallo

Il corpo carbonizzato nelle campagne potrebbe essere di un egiziano, proprietario dell'auto, senza alcun precedente. Prende quota l’ipotesi del delitto dal movente indecifrabile

Un cadavere carbonizzato è stato rinvenuto in un'auto in fiamme (Archivio)

Un cadavere carbonizzato è stato rinvenuto in un'auto in fiamme (Archivio)

Gambolò (Pavia) - Un trentenne, di nazionalità egiziana, regolarmente residente alla frazione Morsella di Vigevano, senza precedenti. Che sia lui la vittima è ancora da accertare, come sono ancora tutti da scoprire i contorni di quello che sembra comunque un omicidio. A lui è intestata l’auto, un’Audi A3, trovata bruciata, con a bordo resti umani carbonizzati, sabato sera nelle campagne di Gambolò, al confine proprio con la località Morsella di Vigevano, in direzione della frazione Cattanea.

L’allarme è stato lanciato al 112 da un giovane cacciatore che abita proprio alla Morsella. Ha notato quell’auto bruciata, in aperta campagna, sul bordo di un campo ad alcuni metri da una stradina sterrata, ben nascosta dietro a un boschetto. Già fredda, ritrovata dunque parecchie ore dopo il rogo. Nessuno l’aveva vista in fiamme né sentito l’esplosione che, considerando le condizioni dei resti dell’auto, quasi certamente c’era stata, forse di prima mattina o anche nella notte precedente, magari addirittura qualche giorno prima, cosa che però potrebbe essere confermata solo da chi era passato da lì l’ultima volta senza vedere l’auto.

Un luogo molto isolato e lontano dalla vista delle case. Quando sul posto sono arrivati i carabinieri è stata confermata la presenza a bordo dell’auto bruciata di resti umani carbonizzati. Quel che resta di un corpo umano, ridotto a scheletro e con anche alcune ossa già parzialmente incenerite dalla combustione a elevata temperatura. I vigili del fuoco sono intervenuti con il gruppo elettrogeno per illuminare la zona e poter avviare i primi rilievi sul posto, proseguiti fino a notte inoltrata da parte dei militari del Nucleo operativo del Comando provinciale di Pavia e degli specialisti del Reparto investigazioni scientifiche.

L’auto è stata poi trasportata in un deposito a disposizione dell’autorità giudiziaria per i necessari accertamenti tecnici. Con le targhe andate distrutte nell’incendio, è stato però trovato il numero di telaio attraverso il quale i carabinieri sono risaliti all’intestatario dell’auto, che non è risultata rubata. Solo un nome dunque dal quale poter partire per le indagini, ancora in corso nel massimo riserbo. L’uomo non è infatti stato trovato all’indirizzo di residenza. Che possa essere lui la vittima è al momento solo una delle ipotesi al vaglio, anche se pare la più probabile. Potrebbe essersi nel frattempo trasferito altrove e la residenza non essere stata aggiornata rispetto al momento dell’intestazione della sua auto.

Gli investigatori dell’Arma stanno cercando di rintracciarlo, attraverso chi lo poteva conoscere, dai vicini ai colleghi di lavoro, senza tralasciare alcuna pista. Di certo non era un prestanome che aveva dato in uso ad altri la sua auto, l’unica della quale è risultato intestatario.Straniero e senza parenti che risultino abitare in zona, ma fino a ieri completamente sconosciuto alle forze di polizia, senza precedenti e pare in nessun modo legato ad ambienti criminali. Visto il luogo del ritrovamento, nelle campagne spesso usate per lo spaccio di droga, l’ipotesi di un regolamento di conti, pur al vaglio, non avrebbe trovato al momento alcun riscontro, in un giallo ancora molto fitto e con la soluzione che non appare affatto facile da trovare.

Non esclusa formalmente neppure l’ipotesi di un suicidio, anche se pare almeno improbabile se non impossibile che abbia potuto fare tutto da solo, oltre a essere una modalità a dir poco inconsueta. Con il corpo trovato in quelle condizioni non è stato ancora possibile neppure ipotizzare una causa della morte, oltre alla stessa identificazione. Ogni prova è andata distrutta nel rogo dell’auto e gli elementi a disposizione degli investigatori sembrano al momento estremamente limitati, anche se le indagini stanno proseguendo senza sosta.