Funivia Mottarone, incidente probatorio: l'udienza, chi sono i 14 indagati

Il 23 maggio scorso il crollo della cabina numero tre causò la morte di 14 persone. I risultati della perizia, gli elementi che verranno acquisiti

La tragedia del Mottarone in tre scatti

La tragedia del Mottarone in tre scatti

Verbania, 20 ottobre 2022 - L'appuntamento è alle 10 nella Sala Ravasio al Tecnoparco di Verbania Fondotoce, sede della Provincia del Verbano Cusio Ossola. Arriveranno qui almeno un centinaio di persone, i rappresentanti di tutte le parti in causa nel procedimento relativo al disastro del 23 maggio dello scorso anno, quando il crollo della cabina numero tre della Funivia Stresa Mottarone causò la morte di 14 persone. All'udienza davanti al Gip Annalisa Palomba - che si svolgerà in camera di consiglio, quindi a porte chiuse - saranno presenti il pm, tutti i legali degli indagati, attualmente dodici persone fisiche e due società, e i consulenti tecnici di tutte le parti in causa.

I due principali indagati

E' annunciata la presenza di due dei principali indagati: Enrico Perocchio, direttore tecnico della funivia, con il suo avvocato Andrea Da Prato, e Gabriele Tadini, il caposervizio che si è da subito autoaccusato per l'utilizzo dei 'forchettoni', con il suo avvocato Marcello Perillo. L'udienza, che ha la forma del dibattimento processuale, e che quindi si svolge con il contraddittorio tra le parti, avrà come oggetto la presentazione dei risultati della perizia redatta dal collegio di tecnici, che hanno risposto un articolato quesito sulle cause della rottura della fune traente che ha determinato tragedia.

Le conclusioni della perizia

E la risposta, motivata con centinaia di pagine di analisi, dati tecnici e verifiche documentali, è contenuta nelle conclusioni della perizia: "Una corretta attuazione dei controlli stessi avrebbe consentito di rilevare i segnali del degrado, ovvero la presenza di anche un solo filo rotto o segni di corrosione, e quindi di sostituire la testa fusa, così come previsto dalle norme". Al termine dell'udienza, per cui sono già convocate tre sedute, oggi, domani e lunedì (anche se non è escluso che i lavori possano prolungarsi oltre) il Gip deciderà quali elementi della perizia verranno acquisiti al fascicolo processuale. Chiuso l'incidente probatorio la Procura dovrà comunicare la chiusura delle indagini, e formulare le richieste di rinvio a giudizio o di archiviazione. 

I 14 soggetti indagati

Sono in totale 14 i soggetti che a vario titolo sono coinvolti come indagati nell'indagine della Procura di Verbania. Oltre ai tre indagati entrati fin dall'inizio nell'inchiesta, il gestore della funivia, Luigi Nerini, il direttore d'esercizio Enrico Perocchio, e il capo servizio Gabriele Tadini, figurano iscritti nel registro degli indagati, tre rappresentanti della Leitner, la società altoatesina che si occupava della manutenzione dell'impianto di Stresa: Anton Seeber, presidente del Consiglio di amministrazione, Martin Leitner, consigliere delegato e Peter Rabansen, dirigente responsabile dell'assistenza clienti e delegato per l'ambiente e la sicurezza relativa agli impianti a fune.

Gli addetti alla manutenzione

Tra gli indagati c'e' anche Rino Fanetti, un altro dipendente Leitner che nel 2016 ha realizzato materialmente la famosa "testa fusa" della fune traente superiore della cabina 3, quella precipitata al suolo il 23 maggio. Sempre legati all'ambito della manutenzione dell'impianto sono Fabrizio Pezzolo, rappresentante legale della torinese Rvs Srl, che si occupava della manutenzione delle centraline idrauliche, e il suo dipendente Davide Marchetto, responsabile tecnico degli impianti a fune. E ancora, Alessandro Rossi della societa' torinese Sateco srl, che ha effettuato in prima persona le prove magneto-induttive a novembre 2019, e Davide Moschitti, che per conto della stessa azienda ha operato il controllo nel novembre 2020.

Le due società

C'e' poi Federico Samonini, legale rappresentante della società Scf Monterosa srl di Macugnaga, che ha realizzato interventi di manutenzione e controllo visivo delle teste fuse e le ha sostituite a scadenza, a eccezione della testa fusa della cabina numero 3, la cui sostituzione era prevista per novembre 2021. Oltre alle persone fisiche ci sono poi le due società: Ferrovie del Mottarone, proprietaria dell'impianto e la gia' citata Leitner, responsabile delle manutenzioni.

"Tadini è attendibile" 

"Tadini ha sempre detto la verità, e la sua attendibilità è avvalorata dalla perizia. E alla conclusione di questa fase parlerà ancora, prima con i magistrati e poi con la stampa". Lo ha detto  l'avvocato Marcello Perillo, legale dell'ex caposervizio della Funivia del Mottarone, entrando all'udienza dell'incidente probatorio.

Udienze: tempi lunghi

Nella prima fase dell'udienza conclusiva dell'incidente probatorio, gli interventi dei i periti del collegio informatico, guidato da Paolo Reale, per illustrare la metodologia seguita nell'esecuzione delle analisi tecniche. Il giudice ha fissato il calendario delle udienze, che, contrariamente alle attese, si annuncia molto lungo. Le date già fissate, dopo le prime tre (oggi, domani e lunedi'), sono 4 e 11 novembre, 2 e 16 dicembre, il 10, 11 e 27 gennaio, e 10 e 24 febbraio.

L'audio della cabina

Momenti di commozione, quando i periti hanno fatto ascoltare in aula l'audio registrato dai sistemi di sicurezza nel quale si sentono distintamente i rumori della rottura dei fili (nella perizia descritti come "tleng"), poi il rumore del cavo che sbatte contro una parete metallica appena prima dello scarrucolamento della cabina.