LUCA BALZAROTTI
Cronaca

Fiume Po, il grande malato: "Ecco la cura lombarda contro sfruttamento e secca"

L’allarme: 25 miliardi di metri cubi d’acqua prelevati all’anno e il 20% in meno di piogge. L’assessore Gianluca Comazzi, presidente dell’Agenzia interregionale: "Adattiamoci al clima"

Il Po in secca

Il comitato di indirizzo di AiPo (Agenzia interregionale per il fiume Po), formato dagli assessori regionali delle quattro Regioni costitutive (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto) con deleghe relative alle competenze dell’Agenzia, ha nominato il nuovo presidente: è Gianluca Comazzi, assessore al Territorio e Sistemi verdi della Regione Lombardia. Comazzi succede a Pietro Foroni, presidente dal luglio 2022. L’accordo istitutivo di AIPo prevede la rotazione della presidenza ogni due anni tra le quattro Regioni: l’assessore lombardo rimarrà in carica fino a luglio 2024. L’Agenzia interregionale per il fiume Po è stata istituita nel 2003, al posto del Magistrato del Po, ente statale creato nel 1956. Sicurezza idraulica, navigazione, fruizione degli ambienti e gestione del demanio idrico sono i principali ambiti di intervento.

Gianluca Comazzi, la presidenza lombarda di AiPo inizia in uno dei momenti più difficili. Qual è lo stato del Po?

"Innanzitutto ringrazio il presidente Attilio Fontana che mi ha proposto alla presidenza di AiPo e i colleghi del Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna che mi hanno accordato la loro fiducia. La situazione del fiume Po non è incoraggiante. La crisi idrica non molla nella gran parte dell’area Padana e, anzi, continua a peggiorare vista la mancanza di precipitazioni. Le riserve idriche per il momento ci sono, ma soffrono di un deficit di circa il 57%, in linea con l’anno scorso: storicamente si sono sempre assestate intorno ai 3,4 miliardi di metri cubi, ad oggi ne sono però stimati disponibili meno della metà, circa 1,4 miliardi. Mancano 2 miliardi di metri cubi, la situazione è difficile e se non ci saranno precipitazioni importanti continuerà a prolungarsi".

Quali sono le priorità del suo mandato per valorizzare il Po sotto il profilo naturalistico, turistico ed economico?

"Regione Lombardia fa parte del progetto di rinaturazione dell’area del Po che ha come obiettivo il miglioramento dell’ecosistema di quelle zone. È un’iniziativa che fa parte del Pnrr e noi partecipiamo con un finanziamento di 357 milioni che prevede interventi idraulico-morfologici, come la riattivazione di rami fluviali, e anche ambientali naturalistici, come la riforestazione di determinate aree e il controllo della vegetazione invasiva. È un lavoro che viene svolto in coordinamento con l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, con AiPo e il ministero dell’Ambiente e sicurezza energetica. È un progetto con una visione di lungo periodo, dai 5 ai 7 anni, e che in Lombardia interesserà le province di Lodi, Mantova, Pavia e Cremona con interventi in 37 aree".

AiPo è tra i partner del progetto Life Climax Po: ogni anno dal fiume vengono prelevati 25 miliardi di metri cubi d’acqua di cui l’80% destinati all’agricoltura. La portata del Po è diminuita (-20% su base annua) così come le precipitazioni (-20%). Come si può invertire la rotta?

"Lo si può fare adattando ai cambiamenti climatici il distretto del fiume grazie a una gestione climaticamente intelligente delle risorse idriche, migliorando la governance distrettuale per la gestione delle stesse, garantendo un coordinamento tecnico e mettendo in campo azioni concrete per il miglioramento della sicurezza idrica e climatica. È fondamentale anche mobilitare finanziamenti complementari al progetto così da permettere l’estensione di misure per la mitigazione e prevenzione del rischio di alluvione e, soprattutto, coinvolgere i cittadini per renderli più coscienti dei problemi che stiamo affrontando. È un progetto fondamentale che ha come capofila l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po e che coinvolge 21 partner tra cui AiPo, Regione Lombardia, l’Ersaf e anche Arpa. Uno degli interventi prioritari di Life Climax Po riguarda la riqualificazione fluviale e la mitigazione dei rischi idraulici del Fiume Lambro, per il quale Regione Lombardia ha stanziato finanziamenti per 1.680.000 euro".

Da emergenza la siccità sta diventando cronica. Cosa può fare AiPo di concreto per salvare lo stato dei fiumi e la stagione irrigua?

"L’Agenzia interregionale gestisce la regolazione di due laghi: quello d’Idro e il lago di Garda. Con un’oculata gestione dei rilasci, per trattenere più acqua possibile in questi bacini, si può continuare a mitigare, anche se in piccola parte, gli effetti di questa situazione in vista della prossima stagione irrigua. Poi, AiPo è presente attivamente al tavolo regionale sulla crisi idrica al quale partecipano anche i principali soggetti colpiti da questa situazione. Durante l’incontro degli scorsi giorni è stato deciso di posticipare l’inizio della stagione irrigua, questo ci darà un po’ di tempo per tenere sotto controllo l’evoluzione della situazione nelle prossime settimane". La Lombardia produce energia elettrica da fonti rinnovabili sfruttando per il 62% l’idroelettrico. Con la siccità è un dato preoccupante: come si può dipendere meno dall’acqua?

"Una strategia che sicuramente si rivelerebbe vincente è puntare alla diversificazione delle varie fonti di approvvigionamento energetico, affiancare l’idroelettrico ad altri mezzi di produzione come fotovoltaico, eolico o geotermico. È un primo passo sul quale si può agire, ma non sufficiente. Un secondo step che si potrebbe intraprendere è puntare al risparmio energetico in tutti i settori, da quello civile a quello produttivo, passando per i servizi. È importante, vista la situazione, sostenere politiche energetiche e investimenti a livello sistemico che favoriscano la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie, così da diversificare ulteriormente la produzione e diminuire la dipendenza da una sola fonte".

AiPo è stata di recente interessata da un’indagine giudiziaria su presunte mazzette. Perché enti che hanno finalità di interesse pubblico finiscono al centro di queste vicende? Quali anticorpi servono per evitarle?

"Mi hanno informato della vicenda anche se non ne conosco i dettagli. La magistratura farà il proprio corso".