Fase 2, appello di parrucchieri ed estetisti: "Fateci aprire il 18 maggio, siamo pronti"

Unione Artigiani: operatori si sono già adeguati a protocolli, bisogna porre freno a esercizio abusivo della professione a domicilio

Parrucchieri in mascherina (Ansa)

Parrucchieri in mascherina (Ansa)

Milano, 13 maggio 2020 - Appello alla Regione Lombardia da parte di parrucchieri ed estetisti di Milano e della Brianza: "Fateci riaprire già dal 18 maggio". "Parrucchieri ed estetisti - ha sottolineato in una nota il segretario generale dell'Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza, Marco Accornero - si sono adeguati da tempo ai protocolli di salute e sicurezza, pronti a ricevere la clientela singolarmente e solo su appuntamento, sanificando i locali, dotandosi di adeguati dispositivi come mascherine, guanti e disinfettanti, attendendo il benestare al riavvio dell'attività sin da inizio maggio".

La categoria lancia anche un parallelo con i "vicini" svizzeri. "Del resto, nel vicino Canton Ticino, che vive una situazione epidemiologica del tutto simile a quella lombarda - ha ricordato -, il comparto degli acconciatori ha riaperto da tempo, pur con regole di salvaguardia precise per titolari, addetti e clienti". "La speranza che il governatore Fontana possa e voglia concedere il ritorno alla vita dei saloni è forte nel settore. In questo modo - ha concluso -, si porrebbe un freno anche al dilagare incontrollato dei fenomeni di esercizio abusivo della professione a domicilio. Una concorrenza sleale nei confronti di tutti quegli esercenti che in queste lunghe settimane hanno rispettato la serrata forzata pur dovendo far fronte a spese fisse come affitti e bollette, ma soprattutto un argine al pericolo di diffusione dei contagi".