FEDERICA PACELLA
Cronaca

Expo 2025 a Osaka, il Padiglione Italia firmato Mario Cucinella: la Città Ideale del Rinascimento guarda al futuro

Il progetto vincitore del concorso presentato a Bergamo: "Un’opportunità unica per mostrare cultura, storia e innovazione del nostro Paese”

Il Padiglione Italia per Expo 2025 a Osaka

Il Padiglione Italia per Expo 2025 a Osaka

Bergamo – Passato e futuro, valori che plasmano il domani partendo dalla storia e dal saper fare. Così l’Italia si presenterà al mondo all’Expo di Osaka 2025 con il Padiglione firmato da Mario Cucinella, fondatore di MCA–Mario Cucinella Architects, che guida il gruppo vincitore del concorso di progettazione e costruzione.

"Progettare il Padiglione Italia per l’Expo di Osaka 2025 – commenta Cucinella - è un’opportunità unica per la creazione di un vero e proprio palcoscenico in cui non solo mostrare - a un pubblico globale – cultura, storia e innovazione del nostro Paese, ma creare un luogo in cui tessere connessioni".

Nella presentazione organizzata da Interni in partnership con il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka nell’ambito di Landscape Festival a Bergamo, sono stati illustrati i concetti chiave. "L’arte rigenera vita e speranza – commenta Cucinella – e il Paese che può meglio rappresentare questa vitalità è l’Italia".

La struttura, che per la prima volta in una Expo avrà anche la presenza del Vaticano, sarà composta da una teca che contiene il cuore espositivo ed esperienziale del padiglione e un corpo secondario per le funzioni accessorie. Il visitatore, che sarà accompagnato attraverso un percorso creativo fino a diventarne parte, "respirerà" l’Italia quando sarà investito dai colori dei quadri rinascimentali, dalle proporzioni degli spazi urbani e dalla socialità.

Tale esperienza sarà divisa in 3 atti, ciascuno dei quali affonda le proprie radici in luoghi ed esperienze di cui l’Italia è stata innovatrice. Il teatro, innanzitutto, sarà il luogo del Padiglione dove, ibridando l’osservatore con l’attore, il reale con il virtuale, si suggeriranno possibili scenari futuri.

Ci sarà poi la città ideale, tema della pittura sviluppato attorno al XV secolo, che funge qui da spazio per creare un nuovo futuro, proponendo un approccio inclusivo e sociale volto a valorizzare qualità e artigianalità in associazione con le nuove tecnologie. Infine, il giardino all’italiana, ospitato sulla copertura del padiglione e visibile dall’alto dal ring attorno all’Expo, emblema del controllo dell’uomo sulla natura, costretta nelle regole definite dal rigore e dalla matematica.

"In linea con il tema Saving lives e con gli obiettivi degli SDGs, il progetto e le conseguenti scelte compositive, tecnologiche e materiche, si faranno promotori di un rinnovato equilibrio tra uomo, natura e tecnologia e potrà diventare un potente strumento per promuovere, ispirare azioni e instaurare nuove sinergie per lo sviluppo di un futuro più sostenibile. Il Padiglione rappresenta una nuova idea di società e di città: un organismo vivente in cui le relazioni fra uomo, arte, ambiente e storia possano materializzarsi". Una volta terminato il suo ciclo di vita, il Padiglione diventerà miniera di materiale: ogni suo singolo elemento ha caratteristiche che gli permetteranno di trasformarsi in maniera naturale senza subire successive lavorazioni, per potersi adattare a nuove esigenze.