
Esame di terza media, si cambia
Roma, 6 giuno 2021 - Concluse le lezioni in Emilia Romagna, Marche, Veneto e Molise, partono già da lunedì gli esami di terza media per circa 570 mila studenti, e quest'anno, a differenza dello scorso, saranno in presenza. Per 1 su 4 le prove inizieranno subito dopo la fine delle lezioni ma l'attesa sarà abbastanza breve per quasi tutti, visto che per un altro 55% gli esami inizieranno dalla settimana successiva (dal 14 giugno in poi) e solo 1 su 5 dovrà aspettare la seconda parte del mese.
Prova orale in presenza
Come l'anno scorso, si tratterà dell'esposizione di un elaborato. Stavolta, però, la relazione non avverrà' - come dodici mesi fa - online ma si tornera' a farlo in presenza. Una notizia che i ragazzi hanno accolto con entusiasmo, secondo un sondaggio fatto dal portale Skuola.net su 2.500 studenti della terza media. Per 2 su 3 e' nettamente meglio parlare di fronte ai professori, dal vivo, e non attraverso lo schermo di un computer. Tra l'altro questa modalità d'esame, senza scritti, piace: il 60% la promuove a pieni voti, solo il 20% avrebbe preferito ripristinare lo schema classico. L'elaborato multidisciplinare protagonista della prova, in teoria, dovrebbe essere consegnato proprio in queste ore (entro il 7 giugno), ma in molti hanno problemi a rispettare la scadenza. Piu' di 1 su 3 o ha iniziato ma è ancora in alto mare o addirittura non l'ha iniziato proprio; solo 1 su 7 l'ha già concluso, circa 1 su 2 lo finirà giusto in tempo. Cosa ha causato così tanti ritardi nella consegna? Probabilmente l'approccio degli stessi docenti: solo 1 studente 4 si è' sentito seguito a sufficienza dal proprio insegnante di riferimento, il 44% giusto un po', il 30% per niente. Considerazioni, queste ultime, che potrebbero essere alla base anche del boom degli immancabili 'furbetti': quasi 1 su 2 ha confessato di aver fatto copia-incolla di ampi passaggi dell'elaborato, se non proprio di tutto il contenuto.
Protocollo sanitario
Il ritorno della prova in presenza significa, anche per i più piccoli, che ci sarà' un protocollo sanitario da rispettare. Che in parecchi non conoscono. Ad esempio, pur sapendo che sarà obbligatorio indossare la mascherina, solo 1 su 4 ha compreso che potrà abbassarla durante il colloquio (se si rispettano le distanze). E quasi 4 su 10 pensano, erroneamente, che tutti i tipi di mascherina vadano bene (quando, invece, quelle 'di comunità' sono vietate e le FFP2 sconsigliate). Confusione che investe pure gli altri dettagli del protocollo. Come quello sul distanziamento: per 7 su 10 la distanza minima tra i presenti deve essere di almeno un metro quando, in realta', i metri devono essere almeno due (cosa che sa solamente 1 su 4). O quello sugli accompagnatori: solo il 31% dice, giustamente, che si potrà far entrare in aula solo uno spettatore, il 27% allarga la platea a due persone, il 10% non mette limiti, il 31% e' estremo e chiude a qualsiasi presenza esterna ai protagonisti della prova (studente e docenti). Sui tempi dell'esame, per circa 1 su 4 la scuola partirà con i colloqui subito dopo la fine delle lezioni. Ma l'attesa sarà abbastanza breve per quasi tutti, visto che un altro 55% dice che gli esami inizieranno dalla settimana successiva (dal 14 giugno in poi); solo 1 su 5 dovra' aspettare la seconda parte del mese.