MICHELE MEZZANZANICA
Cronaca

Oggi è l'equinozio di primavera: perché comincia il 20 marzo e non il 21

Quando esattamente le ore di luce "pareggiano" quelle di buio? Lo dice il calendario astronomico, non quello gregoriano

Equinozio di primavera

Oggi, sabato 20 marzo, comincia la primavera. Alle 11.37 ora di Greenwich, le 10.37 italiane. A quest'ora, infatti, il sole raggiunge lo Zenit dell'equatore e si ha l'equinozio che, nell'emisfero boreale, segna appunto l'inizio della primavera. 

Se convenzionalmente la primavera, da calendario, viene fatta iniziare il 21 marzo, sotto l'aspetto scientifico-astronomico data e ora dell'equinozio variano di anno in anno, in un range compreso fra il 19 e il 21 marzo. Questo perchè la Terra non impiega esattamente 365 a compiere il suo giro intorno al sole ma 365 giorni, 6 ore e qualche minuto. Il momento in cui il periodo di luce e di buio hanno la stessa durata, l'equinozio appunto, non può dunque ricadere esattamente uguale ogni anno. Anzi, se non fosse stato introdotto l'anno bistestile che cade ogni 4 anni, la differenza fra il calendario atronomico e quello gregoriano sarebbe ancora più marcata, mentre la 'correzione' del 29 febbraio permette di ridurre lo scarto tra i 365 giorni convenzianali e il tempo in più effettivamente impiegato dalla rivoluzione terrestre. 

Da domani, dunque, nell'emisfero boreale le ore di luce cominceranno a essere preponderanti rispetto a quelle di buio, fino al solstizio d'estate, ovvero il giorno dell'anno con più ore di luce (quest'anno è previsto il 21 giugno alle 5.31 italiane, 6.31 ora di Greenwich). Dal giorno successivo le ore di luce resteranno comunque preponderanti ma cominceranno a calare, fino al nuovo equinozio, quello d'autunno (il 22 settembre alle 21.20 italiane, le 22.20 ora di Greenwich), in cui ci sarà di nuovo equilibrio tra luce e buio. Dal giorno successivo, ovviamente, il buio comincerà a prendere il sopravvento fino al solstizio d'inverno (il 21 dicembre alle 16.58 italiane, le 17.58 ora di Greenwich). Nell'emisfero australe vige lo stesso meccansimo, uguale al minuto, ma ovviamente a stagioni invertite.