Equinozio di Primavera 2023: significato, quando cade e perché non è sempre il 21 marzo

Alberi e giardini in fiore stanno già colorando le città, ma la bella stagione è ufficialmente alle porte

Primavera, fioriscono i ciliegi

Primavera, fioriscono i ciliegi

Milano, 19 marzo 2023 – Ci siamo, nonostante un inverno mite e quasi senza pioggia, la primavera è alle porte. Del resto, alberi e giardini in fiore stanno colorando strade e piazze delle città già da qualche settimana. La giornata simbolo della bella stagione è da sempre il 21 marzo, ma ormai da tempo accade diversamente. Per quale motivo? E quando cade quest’anno? Ecco tutto nei dettagli.

Equinozio di Primavera 2023, quando

Alle 22:24 ora italiana di lunedì 20 marzo 2023 si verificherà l'Equinozio di Primavera, il momento esatto che, in questo mese, nell'emisfero boreale sancisce il passaggio astronomico tra la stagione invernale e la primavera.

Equinozio, cosa significa

La parola "Equinozio" deriva dal termine latino aequinoctium, che si compone delle due parole aequus (uguale) e nox (notte); ciò significa che le ore di luce e di buio – ovvero la durata del dì e della notte – si equivalgono nel corso del giorno in cui si verifica questo evento. Il circolo di illuminazione passa quindi per i poli terrestri e la radiazione solare è perfettamente perpendicolare all’Equatore e all'asse terrestre. Al Tropico del Cancro e del Capricorno i raggi solari saranno inclinati di 66°33′ mentre ai Circoli Polari di 23°27′ (rispetto alla tangente dei rispettivi punti). Di conseguenza, il confine tra porzione illuminata e porzione in ombra taglierà la Terra "a metà" e il Sole sorgerà esattamente a Est e tramonterà esattamente a Ovest. A partire da questa data, per noi dell'emisfero nord, il dì si allungherà sempre più rispetto alla notte, raggiungendo il suo massimo durante il solstizio d'estate (quest’anno il 21 giugno alle 16.57), quando torneranno a ridursi raggiungendo il “pareggio” con le ore notturne nel giorno dell'equinozio d'autunno.

Perché non sempre il 21 marzo

L'equinozio di primavera non cade sempre il 21 marzo. Il motivo? E’ dovuto al fatto che la Terra compie un giro completo intorno al Sole in 365 giorni e 6 ore, la durata del cosiddetto anno siderale, che non corrisponde, infatti, a quello del nostro calendario gregoriano. Per questo motivo è stato introdotto l'anno bisestile, di 366 giorni, in modo tale da recuperare 24 ore ogni quattro anni. Nonostante ciò, a causa del ritardo accumulato, ogni anno gli equinozi si verificano in un momento diverso, tra il 19 e il 21 di questo mese.   Il giorno dell'equinozio negli ultimi anni è combaciato con il 21 marzo solo due volte ovvero nel 2003 e nel 2007. L'anno scorso cadde sempre nella giornata del 20 marzo, ma con orario di inizio differente, ovvero quello delle 15.33.

Primavera metereologica

L’equinozio fa iniziare la primavera astronomica, ma c’è anche quella metereologica, che si basa sui cambiamenti periodici del clima, che vedono nei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre i periodi di transizione tra le diverse condizioni meteo più tipiche delle quattro stagioni. Convenzionalmente le stagioni metereologiche iniziano con il primo giorno dei mesi appena citati e terminano con l'ultimo del terzo mese successivo. Ognuna di esse dura infatti tre mesi esatti. Ecco perché la primavera metereologica inizia sempre il 1° marzo di ogni anno e termina il 31 maggio, per lasciare il posto all'estate metereologica che prende il via il 1° giugno.

La data di pasqua

Secondo quanto deciso nel Concilio di Nicea del 325 d.C., la data della Pasqua si celebra la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. L'inizio della primavera venne stabilito per convenzione il 21 marzo.  A marzo la Luna piena è stata il 7, quindi il primo plenilunio dopo il 21 marzo è ad aprile, precisamente il 6. Da quel momento, la prima domenica utile è il 9 aprile, che sarà il giorno di Pasqua in questo 2023.

Previsioni meteo

Nei prossimi giorni ci si aspettava una maggior ingerenza dell'alta pressione africana che sarà costretta invece a rimanere maggiormente concentrata sulle regioni del Sud per una maggior energia da parte del flusso Nordatlantico. Detto ciò, stando agli esperti de ilMeteo.it, ecco che il Nord e parte del Centro non riusciranno a vivere una settimana del tutto tranquilla ma saranno spesso disturbati dalla coda delle perturbazione atlantiche in transito oltre alpe. Lunedì  e mercoledì bel tempo in Lombardia, da mercoledì 22, l'Italia si troverà divisa in due con il Sud pronto a godere di un discreto soleggiamento, mentre il Centro e il Nord dovranno fare i conti con i classici alti e bassi di inizio Primavera caratterizzati da improvvisi annuvolamenti, piovaschi sparsi, qualche temporale, ma il tutto condito da un contesto climatico via via sempre più mite.