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Elicottero caduto a Foggia: nessun sopravvissuto. Il tragico destino delle sette vittime

Il medico che stava rientrando a casa dopo il lavoro, la famiglia di turisti sloveni e i due piloti. Sgomento e dolore per la strage di Apricena. Il padre di Andrea Nardelli: "Il mio cuore è pezzi"

Il relitto dell'elicottero. Luigi Ippolito, Andrea Nardelli e Maurizio De Girolamo

Foggia- Sono riprese in mattinata le operazioni di recupero delle sette salme delle vittime del disastro aereo avvenuto ieri mattina sul Gargano dove un elicottero dell'Alidaunia società di elitrasporto partito dalle Tremiti è precipitato in località Castel Pagano in agro di Apricena. Le salme prime cinque salme estratte dalle lamiere sono state portate in un centro operativo, una sorta di campo base che si trova a quattro chilometri dal luogo della tragedia. Sul posto i carabinieri insieme con gli uomini della Protezione Civile. Ieri le operazioni sono state interrotte a cause delle avverse condizioni meteo: nel Foggiano si è infatti abbattuto un violento temporale. Sempre stamattina al via le operazioni di raccolta dei reperti sui rottami dell'elicottero ma soprattutto si dovrà accertare la presenza o meno della scatola nera: non tutti gli elicotteri ne prevedono l'installazione, dipende dalle caratteristiche del velivolo. La Procura ieri ha aperto una inchiesta con le accuse di disastro aviatorio colposo ed omicidio colposo plurimo a carico di ignoti. "Il rotore" dell'elicottero A109 di Alidaunia "è stato trovato a circa 100-150 metri di distanza, rispetto alla fusoliera". Dunque, "verosimilmente, il velivolo ha impattato con il suolo prima con il rotore, si è impennato e poi ha impattato il resto dell'elicottero" ha spiegato il capo della Procura di Foggia, Ludovico Vaccaro. E' una delle tante ipotesi che dovranno verificare i tecnici, nominati da Procura e Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. Sulla rimozione del mezzo, se i tecnici "consentiranno il taglio della carcassa - ha spiegato il procuratore -, allora i tempi saranno piu' brevi".

Le vittime

Oggi è il giorno dello sgomento e del dolore. "In questo momento ho il cuore a pezzi. Mio figlio era un ragazzo solare, la sua passione era il volo. Era chiuso ma attento e legato alla sua famiglia, agli amici, alla natura e a Lakita, il suo cane" ha detto Francesco Nardelli, papà di Andrea il copilota di 39 anni morto ieri nell'incidente. Le altre vittime della disgrazia sono Maurizio De Girolamo, 64 anni, medico del 118 che stava rientrando a casa dopo il turno di lavoro, il pilota Luigi Ippolito 60enne di Foggia e la famiglia slovena composta da Bostjan Rigler, di 54 anni, MatejaCurk Rigler di 44 anni, Jon e Liza Rigler rispettivamente di 14 e 13 anni. Il 39enne "era dal 2007 era in Alidaunia, società che non ha mai avuto un problema: sempre perfetta da tutti i punti di vista - aggiunge il padre - purtroppo doveva succedere". E racconta: "Ci siamo visti la sera precedente perché ha portato il cane a casa e ci siamo salutati". Anche il comandante, Luigi Ippolito "era di esperienza: il numero uno dell'Alidaunia", prosegue.

Choc per la morte del medico 

Il segretario provinciale della Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) di Foggia, Salvatore Onorati, esprime "sgomento per la tragica scomparsa del dottor Maurizio De Girolamo, medico dell'Emergenza - Urgenza Territoriale, 118, iscritto alla Federazione da tanti anni, il collega, l'amico, l'uomo che ci ha lasciati improvvisamente e prematuramente". "Di ritorno dal turno di lavoro presso le isole Tremiti il volo verso casa, quello di sempre, con l'elicottero preso tantissime volte. Questa volta però - afferma in una nota - accade una fatalità e Maurizio ci ha lasciati orfani di un padre, di un collega, di un amico. Maurizio era iscritto da sempre al sindacato che mi onoro di rappresentare, una conoscenza ed un'amicizia che viene da lontano". "Esprimo il cordoglio mio personale e di tutto il sindacato Fimmg alla famiglia di Maurizio e di tutte le altre vittime del tragico incidente. Una morte così brutale - aggiunge - rischia di essere accompagnata da parole retoriche per cui meglio il silenzio in questo momento di dolore immenso, una preghiera e l'impegno di fare tutto quello che sarà possibile per dare alla famiglia il giusto riconoscimento per una morte sul lavoro, una morte per il lavoro". "A Maurizio - conclude - solo un ciao e la certezza che nessuno di noi lo dimenticherà mai". 

Le indagini

La Procura della Repubblica di Foggia ha aperto un procedimento penale con l'ipotesi di reato di disastro aviatorio colposo ed omicidio colposo plurimo a carico di ignoti.  Le relative indagini sono affidate al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia e, per quanto di specifica competenza, oltre alla nomina di consulenti tecnici dell'Autorità Giudiziaria per gli aspetti medico-legali e per le questioni aeronautiche, come da protocollo in essere previsto in tali casistiche, è stata attivata l'Ansv (Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo), che ha avviato parallelamente le relative procedure derivanti dal proprio ordinamento.  L'inchiesta giudiziaria avviata dalla Procura della Repubblica di Foggia, ovviamente coperta dal segreto investigativo, servirà ad accertare le possibili cause di tale tragico evento, anche al fine di rilevare eventuali profili di responsabilità penale nei confronti di soggetti a vario titolo coinvolti. Per gli aspetti di rango amministrativo-istituzionale sono già intervenute le previste comunicazioni di Legge con l'Autorità Amministrativa e l'Autorità Consolare di riferimento.