
Francesca Maiorano
Segrate (Milano), 18 settembre 2020 - Venti di bufera sulla campagna elettorale segratese, quest’anno contraddistinta da un alto tasso di litigiosità, polemiche e colpi di scena continui. Il filo conduttore è stata una comunicazione social a volte spregiudicata, poco spazio al dibattito e nessun confronto tra i candidati, penalizzando così le liste minori. Nel mezzo, sei candidati alla carica più alta della città.
Il sindaco uscente Paolo Micheli ci riprova con una cordata di centrosinistra, sostenuta da PD, dalla sua lista storica Segrate Nostra, dalla Lista Micheli e dalla neonata "+Segrate Viva", composta dalla fusione di "I like Segrate" e Italia Viva. Ed in quest’ultima lista il nome di Tecla Fraschini, ex leghista, avversaria di Micheli alle ultime elezioni amministrative. Il presidente del consiglio, Claudio Viganò, viaggia in solitaria con la Lega Federalisti Segrate.
Forza Italia si presenta con la candidatura di Laura Aldini – ex city manager del Comune e donna di fiducia dell’ex sindaco Adriano Alessandrini – appoggiata da liste civiche: PartecipAzione e "Cambiamo!".
Luca Sirtori è sceso in campo con Fratelli d’Italia e Lega, mentre l’ex consigliere comunale azzurro Claudio Gasparini corre con il simbolo Liberal Segrate. Dena Arabsolgar, candidata della lista Segratesì, nata sull’onda delle proteste dell’anno scorso contro le colate di cemento nel Centroparco. Grande assente, il Movimento 5 Stelle. Abbandonato il fairplay di cinque anni fa, Micheli è stato bacchettato da Agcom per aver scalfito i delicati equilibri della par condicio con una comunicazione non tanto allineata con le linee guida elettorali. La settimana scorsa, l’autorità garante per le comunicazioni ha infatti emesso una delibera nei confronti del Comune e dell’istituto scolastico Schwitzer, ordinando di rimuovere una serie di post dai siti e dalle pagine social. Nel mirino, i post sul progetto europeo delle isole energetiche, il bando internazionale per la riqualificazione urbanistica del centro e una lettera inviata alle famiglie degli alunni dell’istituto scolastico Schwitzer a firma del sindaco e dell’assessore alla Scuola, Gianluca Poldi. A denunciare la situazione all’Agcom è stato l’avversario Luca Sirtori, candidato sindaco della destra con una colazione ristretta a Fratelli d’Italia e Lega.
Ed è stato proprio un sostenitore di Sirtori – il presidente della sezione locale di Confcommercio Paolo Ardrizzi – a fare uno scivolone mediatico senza precedenti. Dopo la biciclettata elettorale del centrosinistra, Ardizzi ha scritto sulla sua pagina facebook un commento assurdo sulla disabilità di Francesca Maiorano, candidata nella "Lista Paolo Micheli Sindaco". Parole dure come pietre: "L’esibizione della ragazzina disabile. Moralmente di infimo livello", e ancora "La correttezza abita altrove, prima la foto con la disabile per intenerire gli elettori, poi i divieti", ma ad affondare il coltello in malo modo è stata la frase "La ragazza disabile vorrei sapere che contributo può dare se portare qualche voto". Perfino Confcommercio ha preso le distanze da Ardizzi, stigmatizzando una posizione difficile da capire.