E.F.
Cronaca

Mano pesante dei giudici, Mimmo Lucano condannato a 13 anni e due mesi di carcere

Pena quasi doppia rispetto alla richiesta del pm (7 anni e 11 mesi). Dovrà restituire anche 500mila euro. Lo sdegno di padre Alex Zanotelli

Mimmo Lucano durante la lettura della sentenza

Locri (Reggio Calabria) - Clamorosa sentenza a Locri. Tredici anni e due mesi di reclusione. E' la condanna inflitta all'ex sindaco di Riace (Rc), Mimmo Lucano, dal Tribunale di Locri al termine del processo "Xenia". La procura di Locri aveva chiesto una condanna a 7 anni e 11 mesi. Lucano è finito sul banco degli imputati nell'inchiesta sulla gestione dei progetti di accoglienza. L'ex sindaco, nello specifico, era accusato, fra l'altro, di associazione a delinquere, truffa, concussione falsità ideologica e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. 

Nel chiedere la condanna, il pubblico ministero di Locri, Michele Permunian, nel corso della sua requisitoria aveva affermato che "a Riace comandava Lucano. Era lui il dominus assoluto, la vera finalità dei progetti di accoglienza a Riace era creare determinati sistemi clientelari. Lucano ha fatto tutto questo per un tornaconto politico-elettorale e lo si evince da diverse intercettazioni. Contava voti e persone. E chi non garantiva sostegno veniva allontanato". Dovrà anche restituire 500 mila euro riguardo i finanziamenti ricevuti dall'Unione europea e dal Governo. È quanto stabilisce la sentenza emessa dai giudici del Tribunale di Locri. 

 ''E' stata stracciata la democrazia, si è fatta fessa la giustizia, una sentenza che grida vendetta al cospetto di Dio''. Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano da sempre in prima linea per gli ultimi, piange fuori dal tribunale, accanto a Mimmo Lucano, l'ex sindaco di Riace condannato a 13 anni dal tribunale di Locri. ''Mimmo è distrutto. Questo è un momento grave per la democrazia e la giustizia'', denuncia Zanotelli. Nel mondo, Riace era conosciuto come il 'Paese dell'accoglienza'. ''Oggi un tribunale ha fatto a pezzi la bandiera dell'accoglienza dicendo chiaro e tondo che dell'accoglienza non se ne vuole sapere - si addolora il missionario-. Una condanna che non si infligge nemmeno ad un killer, a chi si macchia di un femminicidio. Condannano un uomo onesto che non si è messo in tasca un soldo e che si batte da anni per l'accoglienza''

Padre Zanotelli non resterà con le mani in mano: ''Domani a Riace faremo una manifestazione per protestare contro questo tipo di sentenze politiche che lasciano esterrefatti. Ho chiamato anche il sindaco De Magistris, ci sarà anche lui''. Padre Zanotelli sta poi pensando di scrivere una lettera al Parlamento e al ministro della giustizia Cartabia. ''Quando hanno pronunciato la sentenza leggendo la formula 'la legge è uguale per tutti' e poi hanno scandito gli anni di quella pena ho avuto un brivido. È chiaro che siamo davanti ad una sentenza politica che farà saltare anche la candidatura di Lucano. E dire che pure la pubblica accusa aveva chiesto la metà degli anni, ingiusti anche quelli, ma tredici nemmeno ad un killer''.

"Per me Mimmo Lucano e' un uomo giusto, un simbolo di umanita' e di fratellanza universale. Non si e' mai girato dall'altra parte di fronte alla richiesta di vita di esseri umani diversi. Conoscevo Riace prima di Lucano ed era un borgo desertificato, con Lucano era divenuto un Paese ricco di energie, di economia circolare e di comunita' viva. Con il post Lucano nuovamente abbandono e spopolamento. Per me Lucano e' l'antitesi del crimine. Non e' certo un cultore del diritto amministrativo, avra' pure commesso delle irregolarita' ed illegittimita', ma sono convinto che alla fine del suo calvario verra' assolto perche' ha agito per il bene e mai per il male. Si deve avere fiducia nella magistratura e nella presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva". Cosi' Luigi de Magistris, candidato alla presidenza della Regione Calabria.

«Sono stato a Riace per abbracciare Mimmo Lucano, capolista di "Un'altra Calabria è possibile" per De Magistris presidente, la lista che come Sinistra Italiana sosteniamo. Mimmo è un punto di riferimento per la storia migliore di questo Paese, per la storia della sinistra e per le scelte coraggiose e sempre umili che ha saputo mettere in campo», ha detto il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

«La straordinaria esperienza di Riace - prosegue il leader di SI - esiste al di là di qualsiasi procedimento giudiziario. La sua storia  va ben oltre il processo e continuerà d'ora in poi e in ogni caso. E darà un contributo importante per un'altra e ben diversa Calabria del futuro». Lucano, che all’epoca dei fatti contestati ricopriva la carica di sindaco, era stato posto agli arresti domiciliari, poi revocati e sostituiti dal divieto di dimora a Riace. Intanto  il popolo di Lucano si è dato appuntamento fuori dal palazzo di giustizia locrese, per dare sostegno e vicinanza all’uomo che per loro rappresenta un simbolo e un’icona