
Cuccioli di cane (foto di repertorio Ravaglia)
Caltanissetta, 2 novembre 2022 - Orrore a Borgo Canicassè, frazione di Caltanissetta: un'intera cucciolata di poche settimane di vita è stata abbandonata in un cartone sotto il sole ancora cocente di questi giorni; senza cibo e acqua, e, dopo una crudele agonia, i cagnolini sono morti. Sono stati ritrovati già in avanzato stato di decomposizione. Un ragazzo ha contattato una volontaria ed è stata attivata la procedura per il recupero del cucciolo ancora vivo, subito ricoverato presso un canile convenzionato con il Comune di Caltanissetta. Ma il giorno dopo è morto, forse per aver ingerito parti dei cadaveri degli altri cuccioli.
La taglia
Per risalire al responsabile la rete dei volontari animalisti accreditati dal Comune di Caltanissetta, le Associazioni Oasi dei Pelosy, Wwf Sicilia centrale e il Gruppo Randagini sotto un tetto, hanno stabilito una taglia di mille euro per chiunque fornisca informazioni per individuare il colpevole da denunciare alla magistratura. A Caltanissetta il fenomeno dell'abbandono di cucciolate indesiderate è una vera e propria piaga: "Tantissimi cittadini 'insospettabili', proprietari di cani non sterilizzati - spiegano i volontari - appena nasce una cucciolata non hanno nessuno scrupolo a disfarsene abbandonandoli in periferia, all'interno di scatole poste vicino ai siti di raccolta dei rifiuti o agli incroci delle strade. In questo modo i cuccioli muoiono subito di inedia o investiti dalle auto o in altri incidenti; in molte altre occasioni vengono allertati i volontari che, tra mille sacrifici, cercano di salvare i malcapitati cuccioli".
La pena prevista
Pur essendo un reato punito dal codice penale con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da mille a 10 mila euro, quello dell'abbandono dei cani è un fenomeno diffusissimo nel Nisseno ma che non viene adeguatamente contrastato: "Pochissime le denunce di reato ricevute dalla procura, anche perché gli stessi organi di controllo considerano questi come dei reati minori o, peggio, fenomeni che sono sempre esistiti e quindi largamente tollerati". Associazioni e volontari, pertanto, chiedono "una reazione forte e decisa delle autorità competenti perché orribili fatti del genere non si verifichino più e chiedono tolleranza zero contro i padroni irresponsabili".