Variante Delta, allarme Oms: "Prime fasi di una nuova ondata di contagi e decessi"

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità avverte: "Chi pensa che la pandemia sia finita, vive nel paradiso degli sciocchi”.

Continua la campagna vaccinale per arginare le varianti del Covid-19

Continua la campagna vaccinale per arginare le varianti del Covid-19

Il Coronavirus non lascia tregua. La nuova ondata di contagi arriva come nuvole a spazzare via il sole e la spensieratezza di quest’estate che, nelle premesse, avrebbe dovuto sancire la ripresa del paese. A preoccupare, non sono solo i nuovi infetti ma anche il numero sempre maggiore di varianti in circolazione.

Le varianti

Secondo il report settimanale dell’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, la variante Delta è quella che si sta diffondendo con maggior rapidità. Infatti la “ex indiana” è stata segnalata in 124 Paesi, territori o aree a livello globale, 13 in più in soli 7 giorni. Ma non è tutto qui. A rendere ancor più delicata questa situazione sono le diverse mutazioni del virus rilevate dai tamponi: la variante Alfa, o inglese, è stata registrata in 180 paesi (6 in più di settimana scorsa); la Beta, o sudafricana, in 130 (con un incremento di 7 nuove aree) e infine la Gamma, o brasiliana, in 78 Paesi, 3 in più dell’ultimo report dell’Oms.

I contagi

I casi di Covid-19 segnalati a livello globale da inizio emergenza sono ormai oltre 190 milioni, con più di 4 milioni di morti. I contagi crescono e secondo l’Organizzazione mondiale della sanità: “A questo ritmo ci si aspetta che il numero complessivo di infezioni potrebbe superare i 200 milioni nelle prossime 3 settimane”. Sempre secondo l’Oms, alla base di questa nuova ondata ci sono quattro diversi fattori che hanno permesso una tanto rapida crescita della curva dei contagi: in primis le caratteristiche delle nuove varianti, in particolare la Delta, che sono molto più trasmissibili, l’allentamento delle misure sociali di salute pubblica originariamente destinate al controllo della trasmissione virale, l’aumento della mescolanza sociale anche dovuta alle vacanze e alla ripresa degli spostamenti e, infine, il gran numero di persone che rimangono suscettibili all’infezione a causa di una distribuzione iniqua dei vaccini nel mondo.

“Chiunque pensi che la pandemia sia finita, perché dove risiede è finita, vive nel paradiso degli sciocchi” è iniziato così l’intervento da Tokyo del direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che poi ha continuato sul tema vaccini: “I vaccini sono strumenti potenti ed essenziali. Ma il mondo non li ha usati bene. A 19 mesi dall’inizio della pandemia e a 7 mesi dall’approvazione dei primi vaccini ci troviamo ora nelle prime fasi di una nuova ondata di infezioni e decessi. Questo è tragico”.