Vaccino Covid, Fontana: "Abbiamo le armi per vincere la battaglia"

Il governatore lombardo sottolinea che "non è un liberi tutti", perché "la strada è ancora lunga"

Fontana durante il V-Day

Fontana durante il V-Day

Milano, 27 dicembre 2020 - "Oggi è una giornata fondamentale, è quella da cui parte un percorso ancora abbastanza lungo ma un percorso verso la normalità, verso la riacquisizione di tutte le nostre libertà che in questo periodo abbiamo dovuto purtroppo comprimere". Queste le parole del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana presente all'ospedale Niguarda dove vengono somministrate le prime dosi del vaccino contro il coronavirus.

"Penso sia una giornata in cui innanzitutto il nostro pensiero debba andare a tutte quelle persone che hanno perso la vita o hanno avuto parenti o amici colpiti duramente, a loro deve andare il primo pensiero. E poi un pensiero va a tutti coloro che in questi lunghi, faticosi e difficili mesi hanno contribuito a combattere questa terribile epidemia, hanno lavorato indefessamente, membri del mondo sanitario, volontari, l'esercito che ha dimostrato una grandissima vicinanza e ha dato un grandissimo aiuto", ha aggiunto Fontana.

Poi, ha sottolineato: "Guardiamo al futuro con più serenità, anche se sempre con la dovuta cautela, questo non è il giorno in cui possiamo dire che è l'inizio del 'liberi tutti'. E' un giorno di passaggio, fondamentale per il nostro futuro, che ci fa guardare con più speranza al futuro, ma che dobbiamo sempre considerare essere nel mezzo di una traversata, di un'epidemia ancora in corso, quindi manteniamo sempre le rigorose regole di distanziamento, di utilizzo delle mascherine, continuiamo a comportarci come sempre, sapendo però che adesso abbiamo le armi per vincere la battaglia". E ancora: "La strada e' ancora lunga, ma e' quella che ci consentira' sicuramente di arrivare alla vittoria".

 "Dal punto di vista logistico e' tutto pronto - ha spiegato il governatore - e stiamo aspettando di conoscere quando arriveranno le prime 300 mila dosi. Ci e' stato detto tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo". Una giornata importante anche per l'Europa, che "quando lavora bene e' fondamentale e da cui bisogna partire per dare una serie di risposte piu' utili alla gente, come questa".