Covid, in Serbia vaccini per tutti. Anche per gli stranieri

Prosegue spedita la campagna con il Paese che ha scommesso su russi e cinesi

Un centro vaccini in Serbia

Un centro vaccini in Serbia

La Serbia annuncia l'arrivo di un nuova fornitura di 500 mila dosi di vaccino anticovid cinese della Sinopharm è giunta oggi a Belgrado. La premier serba Ana Brnabic, che si è recata all'aeroporto ad accogliere il carico di vaccino insieme all'ambasciatrice cinese Cen Bo, ha detto che in totale dalla Cina sono giunte finora in Serbia 2,5 milioni di dosi. E sono poco meno di un milione complessivamente le dosi di altri vaccini di cui dispone il Paese. Domani, ha aggiunto, è previsto l'arrivo di oltre 106 mila dosi di vaccino Pfizer-BioNTech, e con ciò la Serbia disporrà in tutto di 3,5 milioni di dosi. Nei giorni scorsi era giunta in Serbia una prima partita di vaccino anticovid nell'ambito del programma internazionale Covax - 57 mila dosi di AstraZeneca.

Intanto la campagna vaccinale nel Paese procede spedita: il 26% della popolazione maggiorenne ha ricevuto la prima dose, e il 20% anche la seconda dose di vaccino. L'obiettivo, ha aggiunto, è di arrivare entro aprile al 40% di popolazione adulta che abbia ottenuto la prima dose. In Serbia, che ha 7 milioni di abitanti, vengono somministrati quattro tipi di vaccino anticovid - il cinese della Sinopharm, il russo Sputnik V, AstraZeneca e Pfizer-BioNTech. I più diffusi sono di gran lunga il cinese e russo. Nell'ultimo fine settimana di marzo Belgrado ha consentito di potersi vaccinare in Serbia a migliaia di cittadini stranieri, soprattutto quelli residenti nei Paesi vicini - bosniaci, macedoni, montenegrini, albanese, kosovari - e senza permesso di soggiorno. La procedura è semplicissima: basta compilare un modulo.