Covid, Friuli e Bolzano restano zone rosso scuro

Aggiornata la mappa europea del rischio: il nord-est non cambia colore.

Tamponi

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Bruxelles, 4 febbraio - Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha diffuso le nuove mappe ufficiali sul Covid, in cui è stato introdotto il rosso scuro per segnalare le zone a più alto rischio. Nelle cartine la provincia autonoma di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia restano in rosso scuro, uniche aree in Italia sopra la soglia dei 500 casi ogni 100mila abitanti, in base agli ultimi dati. Stessa colorazione per quasi tutta la penisola iberica (Spagna e Portogallo), il Sud della Francia, della Svezia, Repubblica ceca, Lettonia, Estonia e Slovenia. La scorsa settimana non erano mancate polemiche per l'inserimento di Veneto ed Emilia nelle aree rosso scuro e la successiva rimozione delle stesse che rimangono solo rosse come il resto d'Italia.

LA NUOVA MAPPA

La mappa europea
La mappa europea

Le raccomandazioni

Da ricordare gli Stati membri dell'Unione Europea, secondo questa mappa, sono fortemente invitati a scoraggiare fortemente tutti i viaggi non essenziali verso le aree rosse e rosso scuro e a richiedere alle persone che viaggiano da un'area rosso scuro di sottoporsi a un test COVID-19 e quarantena. Gli Stati possono richiedere anche ai viaggiatori provenienti dalle zone arancioni, rosse e grigie di fare un test prima della partenza. Le persone che vivono in regioni di confine e attraversano il confine quotidianamente o frequentemente, ad esempio per motivi di lavoro, studio o famiglia, non dovrebbero essere tenute a sottoporsi a test o quarantena. Se viene introdotto un requisito di test, è la raccomandazione, la frequenza dei test su tali persone dovrebbe essere proporzionata. Il 2 febbraio, i paesi Ue hanno approvato un'altra raccomandazione aggiornata sulle restrizioni temporanee sui viaggi che includono criteri aggiuntivi per determinare i paesi per i quali le restrizioni dovrebbero essere revocate, come il tasso di positività del test Covid-19 e la presenza di varianti del nuovo coronavirus. I lavoratori dei trasporti e frontalieri sono esentati da alcune misure.