Ricciardi: "Senza giuste decisioni pandemia durerà anni. Rientro a scuola? Mi preoccupa"

Il consigliere del ministro Speranza e docente di Igiene: dobbiamo avere il coraggio di dire verità scomode, anche se a tutti verrebbe voglia di dire 'rilassiamoci, torniamo alla normalità'

Covid

Covid

Roma - "Sulla pandemia noi dobbiamo dire forte e chiaro che, se non vengono prese determinate decisioni, questa pandemia durerà per anni. Non c'è nessun Paese al mondo che ha seguito completamente le indicazioni della scienza. Tanto è vero che nessuno ha risolto il problema della pandemia". Questo il monito di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all'università Cattolica di Roma, intervenuto all'incontro dedicato alla ricerca scientifica al 'Meeting di Rimini 2021'  "Anche l'Australia e la Nuova Zelanda - continua - che in questo momento sono in lockdown, in un primo tempo avevano seguito i loro consiglieri, ma poi il pensare che tutto fosse finito, li ha portati a non far partire una vera ed efficace campagna vaccinale. Per cui oggi in questi Paesi la vaccinazione non supera il 20% della popolazione", ha concluso Ricciardi, sottolineando che le scelte "devono essere basate sull'evidenza scientifica altrimenti non se ne esce"

"Mi sento di lanciare un allarme. Per raggiungere 100 milioni di casi il Covid ci ha messo, approssimativamente, 18 mesi. Per raggiungere 200 milioni di casi ce ne ha messi 6, perché con la variante Delta questa contagiosità è esplosa. E se non ci prepariamo a prevenire, vaccinare, a mantenere tutte le cautele, raggiungeremo 400 milioni di casi nei prossimi 3 mesi", ha aggiunto l'esperto. "Questo vuol dire che dobbiamo avere il coraggio di dire verità scomode, anche se a tutti verrebbe voglia di dire 'rilassiamoci, torniamo alla normalità'", ha sottolineato. 

Oggi sono 7.224 casi i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia, con 49 morti. I tamponi effettuati sono stati 220.656, per un tasso di positività che si attesta al 3,27%, in lieve calo rispetto al 3,5% di ieri. Intanto, stando al monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità  sulla pandemia di coronavirus nel nostro Paese, l'Rt con zero dell'Italia continua a scendere in maniera lieve, attestandosi per questa settimana all'1,1 (per l'esattezza 1.08) rispetto all'1,27 della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in terapia intensiva invece aumenta al 5%, corrispondente ad un lieve aumento nel numero di persone ricoverate che passa dalle 322 del 10 agosto alle 423 censite al 17 agosto. Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 6%: il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 2.880 a 3.472. Nessuna Regione - almeno per questa settimana - cambia colore. Nemmeno la Sicilia, che era la più a rischio zona gialla, considerando che l'occupazione dei letti di terapia intensiva è poco inferiore al 10%. 

Almeno fino al 30 agosto tutto il Paese resterà quindi nella fascia di rischio più bassa (eventuali passaggi saranno decisi col monitoraggio del 27 agosto ma entrerebbero in vigore solo il lunedì seguente). Nel frattempo all'orizzonte si profila la prima campanella dell'anno. E proprio il ritorno a scuola in presenza è fonte di apprensione. "Mi preoccupa moltissimo l'apertura delle scuole, il modo con cui si sta programmando, perché guardando alla Scozia, dove hanno aperto la settimana scorsa, i casi sono schizzati verso l'alto in quanto i bambini sotto 12 anni non possono essere vaccinati e diventano il vettore principale per la trasmissione dell'infezione agli adulti e a quelli che stanno a casa non vaccinati" ha detto Ricciardi. 

"Oggi abbiamo dei vaccini che sono straordinariamente sicuri ed efficaci". Ma se, allo stesso tempo,"abbiamo dei Paesi che a tutt'oggi hanno vaccinato il 65%" della popolazione "ed altri all'1% o 2% non ne usciamo. Quindi una decisione forte, che può essere presa solo in ambito internazionale, è quella di sospendere, temporaneamente i brevetti, e consentire con il trasferimento tecnologico la produzione di miliardi di dosi, perché sono queste che servono" ha spiegato il consigliere del ministro della Salute. Ad oggi "sono state somministrate al mondo 4 miliardi e 800 milioni di dosi di vaccino. E un miliardo e 300 milioni sono i cittadini vaccinati. Ma sono tutti nei Paesi ricchi. Il che significa che la perdurante presenza del virus in 4-5 o 6 miliardi di persone, fatalmente ci porterà a varianti che prima o poi bucheranno anche il vaccino".