Covid in Lombardia, a dicembre 2.500 vite perse. In calo i casi gravi, ma non è finita

I l bilancio di un mese difficile. Lo studio Istat: fra gennaio e ottobre il record di mortalità a Cremona: +60%

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Milano, 10 gennaio 2021 -  Sono 2.520 i lombardi ufficialmente stroncati dal coronavirus nell’arco di un mese. Il 10 dicembre le vittime della pandemia dall’inizio dell’emergenza erano 23.208. Il dato di ieri sera parla di 25.728 decessi totali. Un numero alto, che non si arresta ancora, nonostante l’alternarsi di chiusure e modeste riaperture nell’arco del periodo natalizio. E la seconda ondata, che era ripartita vigorosa a ottobre, si è attenuata nell’arco di dicembre, ma non si è mai spenta.

I contagi continuano infatti a salire: sono passati dai 432mila totali del 9 dicembre ai 497mila di ieri: 65mila tamponi positivi in più. Il miglioramento, però, è quello delle terapie intensive, dove metà dei letti occupati prima delle Feste si è liberata. Si è passati da 767 del 9 dicembre a 456 di ieri pomeriggio. Un dato confortante. Ma il 9 settembre i pazienti Covid in Rianimazione erano solo 27. E se i contagi come si stima dovessero risalire ancora rapidamente, troverebbero i letti già occupati e i reparti ospedalieri provati da tre mesi di nuova emergenza.

Resta, intatto, il dolore di chi ha perso i propri cari. L’Istat, che non ha ancora consolidato i numeri della seconda ondata, certifica una crescita fortissima del numero dei morti fra gennaio e ottobre del 2020 nei capoluoghi lombardi, senza tenere conto dei decessi nelle rispettive province, confrontandoli con la media degli ultimi cinque anni. In questi dieci mesi sono scomparse nelle città 26mila persone. Alla stessa data i decessi causa Covid ufficiali erano 17mila in tutta la Lombardia: segno evidente che molti casi fatali di Covid sono sfuggiti al tampone ma non all’anagrafe. Il record dell’aumento della mortalità non spetta a Bergamo, come si riteneva, ma a Cremona, dove si contano 1.114 morti, pari al 60% in più. Segue poi Lodi, con 658 morti, il 52,3% in più, tallonata dalla città orobica, con 1.177 morti, pari al + 52% rispetto a un anno normale. Crescono anche Brescia (+36%), Monza (+25%), Milano (+22%), Pavia 1+21. La città dove i decessi (238 in 10 mesi) sono cresciuti di meno è Sondrio, che segna +8% rispetto a un anno qualunque degli ultimi 5. E tutto questo senza tenere conto delle vittime mietute dal virus fra ottobre e dicembre.