Monitoraggio Covid: l'Italia resta zona bianca, il Friuli Venezia Giulia rischia il giallo

I dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia tra ministero della Salute e Iss

Le regioni

Le regioni

Un'altra settimana in zona bianca: in Italia nessuna regione passerà alla zone gialla. Questa settimana 20 regioni italiane, tra cui la Lombardia, sulla base del monitoraggio settimanale della cabina di regia Ministero e Iss, sono classificate a rischio moderato ed una Regione, la Calabria a rischio basso. Il Friuli Venezia Giulia viene segnalato ad altra probabilità di progressione a rischio alto con il capoluogo Trieste diventato nuovo pericoloso focolaio dopo le proteste anti green pass delle scorse settimane

Italia ed Europa

La situazione di stabilità sembre però destinata a mutare, con casi di contagio da Covid e varianti in aumento in tutta la penisola. "In tutte le Regioni c'è un aumento della circolazione del virus e questo si traduce in un aumento dei casi", conferma il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nel suo intervento alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio  Covid-19 della Cabina di regia.  "La mappa europea, anche questa settimana, mostra un'Europa divisa in due e le parti confinanti con la zona orientale sono maggiormente in rosso - ha aggiunto - La circolazione del virus sta aumentando. Le curve ci mostrano come anche nel nostro Paese i casi sono in crescita, ma più contenuta rispetto ad altri Paesi. In Europa la circolazione è in netto aumento". Quanto all'indice Rt, seppur stabile, il valore è sopra 1 e ciò  significa che i dati tenderanno a crescere. ù

Il bollettino Covid del 12 novembre

Fasce d'età

La crescita si concentra nelle fasce di eta' intermedie, quelle con una quota di vaccinazione minore, e nelle piu' giovani, per cui il vaccino non e' disponibile. In particolar modo i segmenti fra i 30 e i 39 anni e i 40 e 49 anni sono quelli dove si registra il maggior numero di nuovi casi. "Si tratta delle fasce d'età - sottoline Brusaferro - dove si registra la quota più significativa di non vaccinati". Tuttavia, anche  nei bambini si rileva un'impennata di infezioni, in particolare sotto i 12 anni.

Cala l'efficacia dei vaccini

L'aumento dei casi viene corrlato al calo dell'efficacia del vaccino dopo i sei mesi che, secondo Brusaferro, rende fondamentale l'inoculazione della terza dose booster. I cui numeri iniziano ad essere rilevanti. "Sta crescendo il numero di persone con la terza dose e gli over80 hanno raggiunto il 30,4% di copertura", dice il numero uno dell'Iss. Allo stesso ci sono ancora milioni di italiani che non hanno ricevuto nemmeno una dose. 

Varianti

Rispetto alle varianti del virus Sars-CoV-2, "ci troviamo in una fase stabile, dove la variante dominante è la Delta. Viene anche monitorata la Delta plus, che presenta casi un po' sparsi in tutto il Paese. Ma, comunque, è una variante oggi minoritaria". Intanto sale le preoccupazione per la variante francese