Coronavirus in Lombardia, la strage degli anziani

Malati, fragili, in ospedale per altre patologie. Il morbo uccide chi è più debole e in condizioni precarie

Coronavirus, operatori sanitari protetti da mascherine (Ansa)

Coronavirus, operatori sanitari protetti da mascherine (Ansa)

Milano, 25 febbraio 2020 - Sei su sette delle vittime del coronavirus in Italia sono morte in un fazzoletto di terra di un centinaio di chilometri, fra la Bassa Lodigiana e la Bergamasca. Il settimo, nel Padovano. Sei su sette sono lombarde e tutti erano anziani, in alcuni casi molto anziani, o in condizioni di oggettiva difficoltà fisica per gravi patologie. Su sette vittime, cinque sono uomini.

Due sole le donne. La più giovane aveva (solo) 68 anni. Angela Denti, di Trescore Cremasco, aveva però una patologia di carattere oncologico che l’aveva portata all’ospedale e ne aveva indebolito la fibra. Debilitato anche il 62 enne Vittorio Agosti, morto al Sant’Anna di Como, dopo il contagio. Era in dialisi.Il più anziano di anni ne aveva venti in più: 88. Si tratta di Carlo Foletti Era nato a Caselle Landi, un piccolo centro della Bassa Lodigiana, ma da sessant’anni viveva a Codogno, la città nella quale è scoppiato il focolaio.

Chi sono le vittime

Giovanna Carminati aveva 77 anni, è morta nella propria abitazione a Casalpusterlengo: è stata la seconda vittima italianda di coronavirus Affetta da problemi di salute aveva frequentato il pronto soccorso di Codogno insieme al 38enne malato. La diagnosi arrivata post mortem. 

Angela Denti, 68 anni, di Trescore è morta domenica all’ospedale di Crema. Era ricoverata nel reparto di oncologia con una diagnosi di tumore e poco prima del decesso aveva avuto un attacco cardiaco. In seguito a una crisi respiratoria, trovata positiva anche al coronavirus. 

Ernesto Ravelli di Villa di Serio 84 anni. Affetto da altre patologie pregresse era arrivato nei giorni scorsi all’ospedale di Alzano Lombardo dove era stato ricoverato Trasferito poi al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, è morto nella mattinata di ieri Gli era stato diagnosticato il coronavirus.

Carlo Foletti di Codogno 88 anni. L’uomo, il più anziano delle vittime registrate fin qui in Italia a causa del coronavirus, era originario del piccolo paese di Caselle Landi, affacciato sul Po, nella Bassa Lodigiana. Da sessant’anni, però, viveva nella vicina Codogno, l’epicentro del contagio finito in quarantena. 

Antonio Politi di Castiglione d’Adda 75 anni. Arrivato in pronto soccorso con a Lodi, con un infarto lo stesso giorno del ricovero del 38enne di Codogno. L’uomo, che aveva una polmonite, è stato ricoverato in terapia intensiva, sottoposto al tampone, che poi è risultato positivo, e ricoverato al Sacco. Ieri, a 80 anni, è deceduto.

Vittorio Agosti di Castiglione d’Adda 62 anni. È morto all’ospedale Sant’Anna di Como il paziente trasferito dal Lodigiano nel fine settimana risultato positivo al tampone sul Coronavirus. L’uomo, 62 anni residente a Castiglione d’Adda, già dializzato, presentava una serie di importanti patologie croniche