Coronavirus Lombardia, i sindacati dei medici: "Niente tamponi anche su chi ha sintomi"

La denuncia di Anaao Assomed e altre sigle sindacali in una lettera ai vertici della sanità lombarda

Coronavirus, medici e infermieri al lavoro

Coronavirus, medici e infermieri al lavoro

Milano, 7 aprile 2020 - In Lombardia "gli operatori sanitari sintomatici sono lasciati senza sorveglianza" ed è "imprescindibile l'esecuzione del tampone a tutti gli operatori sintomatici, al lavoro o al domicilio, per la salute di tutti". Lo chiedono Anaao Assomed Lombardia e un'altra serie di sigle sindacali di medici e dirigenti sanitari che hanno inviato «una lettera di denuncia ai massimi vertici della sanità lombarda perché vengano rettificate le generiche disposizioni contenute nelle note sulla sorveglianza del 29 marzo e del 4 aprile».

Nella lettera le associazioni chiedono «con forza» che il tampone venga «fatto almeno a tutti gli operatori sintomatici a prescindere dal momento e dal luogo in cui insorgono i sintomi» e si riservano «eventuali azioni a tutela dei nostri colleghi». «È gravissimo che le misure stabilite non vengano rispettate - spiega Stefano Magnone, segretario Anaao Lombardia - stiamo parlando della salute del nostro personale sanitario che deve essere messo nelle condizioni di portare avanti il proprio lavoro in sicurezza e non diventare esso stesso causa della propagazione del contagio»