Emergenza Coronavirus, Fontana: "Misure rigorose anche ad aprile"

Il presidente della Lombardia intende chiedere al Governo di prorogare le ordinanze attualmente in vigore

Il presidente Attilio Fontana richiama i cittadini a osservare i divieti

Il presidente Attilio Fontana richiama i cittadini a osservare i divieti

Milano, 31 marzo 2020 - I numeri sui contagi in Lombardia mostrano qualche segnale incoraggiante, ma ciò non toglie che si debba andare avanti "con misure rigorose". Lo ha detto il presidente Attilio Fontana, durante un punto stampa a Palazzo Lombardia, sottolineando che la linea della Regione è "potere mantenere le misure che abbiamo inserito nell’ordinanza, attualmente valida fino al 4 aprile, e mantenere misure rigorose". 

La proposta della governo lombardo, dunque, è quella di "mantenere il contenuto dell’ordinanza approvata e ancora valida in Regione. Vediamo cosa deciderà la Conferenza delle Regioni. Stiamo infatti ragionando con le altre regioni per inviare delle richieste al governo a Roma che siano il più condivise possibile. Se il governo le accetterà, benissimo. Se invece non le accetterà noi avremo solo la possibilità di fare un’ordinanza che ha valore di un giorno appena e che può essere confermata o smentita dal governo entro 24 ore. Personalmente credo che si dovrà parlare di una proroga dei provvedimenti almeno alla seconda metà di aprile, anche perchè siamo in una fase positiva, ma dobbiamo consolidarla".

L’obiettivo è dunque quello di continuare con le restrizioni, per evitare che i contagi tornino a crescere. Per quanto riguarda le disposizioni per le attività produttive Fontana ha invece ricordato che "sono scelte che possono essere fatte dal Governo. Come Regioni non interveniamo a fare richieste su questo". Circa i contagi , il presidente ha parlato di qualche ulteriore progresso, che non deve però illudere nessuno: "Stiamo proseguendo sulla buona strada. Stiamo mantenendo la linea che non è più in salita, non è ancora in discesa, ma non stiamo andando avanti con la progressione di altri giorni e questo è l’aspetto positivo a cui guardiamo con interesse e attenzione. Però nessuno deve abbassare la guardia: mi sembra di avere visto più auto e più gente in giro, come se le discrete notizie ci consentissero di allentare il rispetto per le misure. Ma se torniamo alla vita normale senza distanziamento rischiamo che i numeri tornino a crescere".