Coronavirus Lombardia, 228 positivi e un morto. Crescono ricoveri: +5 in terapia intensiva

In leggero calo i nuovi contagi ma con 3mila tamponi in meno

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Milano, 3 settembre 2020 - Sono 228 i nuovi positivi al coronavirus in Lombardia nelle ultime 24 ore. Un dato in leggera flessione rispetto a ieri, quando i nuovi casi accertati erano 237 ma a fronte di un più alto numero di tamponi. Nella giornata odierna i tamponi processati sono stati 14.077 (1.644.192 da inizio emergenza) contro i 17.082 di ieri. Ciò fa si che peggiori il dato del rapporto tamponi/positivi, oggi all'1,6%, ieri all'1,38%. Dei nuovi contagi, rende noto la regione nel suo quotidiano bollettino, 41 sono ‘debolmente positivi’ e 12 derivano da test sierologico. Migliora il dato relativo ai decessi, oggi +1 (ieri le vittime erano due). Nel complesso da inizio emergenza Covid-19 in Lombardia i morti sono stati 16.870. Il dato più critico di oggi arriva dal fronte dei ricoveri: le terapie intensive hanno registrato un incremento di 5 unità raggiungendo quota 27. In aumento, sempre di 5 pazienti, anche i ricoveri negli altri repartti (225). Crescono di 60 i guariti/dimessi: 76.467, di cui 1.311 dimessi e 75.156 guariti.

I dati di giovedì 3 settembre
I dati di giovedì 3 settembre

I dati delle province

La provincia di Milano è ancora al primo posto per nuovi casi giornalieri ma (come già successo giovedì), il dato è in flessione. I positivi sono 80 in Città Metropolitana, 50 nella città di Milano. Al secondo posto c'è la provincia di Brescia, che oggi fa registrare +37. Al terzo posto Monza e Brianza con +21. A Bergamo incremento di +18, a Varese e Como +13 e a Pavia + 12. Incrementi a una cifra nelle altre province: +8 a Lodi, + 7 a Cremona e Lecco, + 2 a Mantova. Zero contagi anche oggi a Sondrio

In Italia 1.397 casi e 10 morti

Per quanto concerne i dati nazionali sono 1.397 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Effettuati altri 92.790 tamponi, 10.169 in meno rispetto a ieri quando si erano registrati 1.326 nuovi positivi. Nelle ultime 24 ore hanno inoltre perso la vita 10 persone, un dato che porta a 35.507 le vittime totali dall'inizio dell'emergenza. In aumento anche i pazienti in terapia intensiva, 11 in più rispetto a ieri e 120 in totale. Numeri questi quasi raddoppiati nel giro di una settimana: erano 67 il 27 agosto rispetto ai 120 di oggi.  In totale, sono 28.915 le persone attualmente positive in Italia: oltre ai 120 pazienti in terapia intensiva, si segnalano 1.505 ricoverati con sintomi e 27.290 in isolamento domiciliare. I dimessi/guariti sono invece 208.490. Dall'inizio dell'emergenza nel Paese sono 272.912 i casi totali. 

Lombardia con più casi, poi Campania e Lazio

A livello regionale, l'incremento più alto dei casi si è avuto in Lombardia con 228 nuovi positivi, seguita dalla Campania con 193 (6-167 tamponi processati) e dal Lazio con 154 (11.329 tamponi). Nessuna Regione a zero contagi nelle ultime 24 ore. Sul fronte ricoveri in terapia intensiva dopo la Lombardia (27 ricoveri) ci sono Sicilia e Veneto (12) ed Emilia-Romagna (11). Per gli altri ricoveri al primo posto il Lazio con 351 pazienti, la Lombardia al secondo posto con 225 e la Campania (189). (I dati regione per regione / PDF

Pregliasco: virus non è diventato più gentile ma situazione tiene

"I dati sui nuovi positivi a Covid-19 restano su livelli ragionevoli - ha detto il virologo dell'Università degli studi di Milano Fabrizio Pregliasco - abbiamo 1397 casi a fronte di un buon numero di tamponi. Arrivano a 120 i ricoveri in terapia intensiva, e questo ci dice che il virus non è diventato più gentile. Ma in generale nel nostro Paese la situazione tiene, e l'andamento mostra una dispersione di casi legata alla maggior operatività, agli spostamenti e ai contatti. Il prezzo da pagare per le riaperture". "Con il lockdown abbiamo ridotto la dimensione dell'iceberg che ci ha investiti, ora 'carotiamo' gli asintomatici. Ma è un lavoro fondamentale - sottolinea Pregliasco - perché anche se sappiamo ora che questa è una malattia a basso rischio, se non fermiamo i focolai il virus può riprendere velocità".