Coronavirus in Lombardia, Fontana: "I contagi non crescono, ma non abbassiamo la guardia"

Numeri più alti per un processamento di maggiori tamponi rispetto ai giorni precedenti. Ridotti gli accessi negli ospedali

Emergenza coronavirus

Emergenza coronavirus

Milano, 28 marzo 2020 - "La linea dei contagi non sta crescendo, penso stia per iniziare la discesa". Sono parole che danno speranza, quelle pronunciate ieri da Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia. "C’è stato un processamento di maggiori tamponi rispetto ai giorni precedenti – ha spiegato il governatore – e si assiste a una riduzione del numero dei contagi. La cosa ci fa piacere ma è la dimostrazione che evidentemente bisogna fare la media di almeno 5 giorni per avere una visione plausibile. Questo non deve fare abbassare assolutamente la guardia: dobbiamo insistere, ribadire la necessità di continuare con le regole che sono state date". Dello stesso tenore le parole di Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare: "C’è un dato confortante: in tutti i pronto soccorso si registra una riduzione degli accessi, in alcuni casi lieve, in altri maggiore.

I lombardi contagiati dal virus ieri sono saliti a 37.298, con un aumento di 2.409 casi rispetto a giovedì. Nelle 24 ore precedenti l’incremento era stato di 2.543 casi. Un dato, quindi, all’insegna della stabilità. I ricoverati non in terapia intensiva sono saliti a 11.137 per un incremento di 456 ospedalizzati. Giovedì, però, si erano contati 655 ospedalizzati in più rispetto al giorno precedente. Altro dato stabile è quello relativo alle persone in terapia intensiva: 1.292, più 29 rispetto a giovedì, quando l’incremento, rispetto a mercoledì, era stato di 27 casi. Crescono ancora in maniera significativa i decessi: 541 in più per un totale di 5.402 persone morte. Giovedì l’incremento, rispetto a mercoledì, era stato inferiore: 387 decessi. Aumentano i pazienti dimessi e in isolamento domiciliare: 1.356 in più, 19.467 in totale.

I dati delle province

Bergamo fa segnare un aumento considerevole: 602 positivi per un totale di 8.060 positivi. Giovedì l’aumento era stato di 386 casi. Subito dopo ecco Milano con 574 positivi in più, 7.496 in tutto nell’area metropolitana. Solo a Milano città si contano 261 contagi in più e si arriva così a quota 3.009. Segue la provincia di Brescia con 374 nuovi positivi, 7.305 in totale. Monza e Brianza, con 198 positivi (1.948 in totale) aumentano più del mantovano: incremento di 148 positivi per un totale di 1.398. Cremona fa segnare 126 nuovi casi, meno di giovedì, per 3.496 totali. Bene Lodi e provincia dove i casi di nuovi contagi sono 38 (2006 in totale), ancorameglio Pavia, con 27 nuovi positivi (1.712 in tutto). 

Al Policlinico la gestione dell'ospedale in Fiera

 Sarà la “Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico a gestire il nuovo reparto di terapia intensiva in fase di allestimento nel padiglione 1-2 della Fiera di Milano. Lo prevede la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale.

La richiesta: "Tamponi anche sui tossicodipendenti"

L’emergenza coronavirus sta mettendo a rischio anche il sistema dell’assistenza alla persone con problemi di tossicodipendenza, tra comunità che per sicurezza hanno sospeso i nuovi ingressi anche per evitare possibili contagi e "salti mortali" per continuare a garantire un servizio in una situazione al limite. "Finora siamo riusciti a evitare contagi - ha spiegato Pierangelo Puppo, presidente di Dianova Italia - abbiamo scritto una lettera alle Ats e alle Regioni chiedendo garanzie sul fatto che, se dovessimo accettare nuovi utenti, venga effettuato un tampone corredato da certificazione medica, a carico delle strutture sanitarie che li stanno seguendo". Un appello lanciato da Puppo a "non abbandonare le comunità come è stato fatto finora", e a non lasciare sole le persone con problemi di tossicodipendenza. Dianova fa appello alla solidarietà per poter acquistare mascherine, guanti, gel disinfettanti e camici. Materiale che non viene fornito dal sistema sanitario.