Emergenza coronavirus, pasti e farmaci a domicilio per gli anziani

La Regione rinnova l’appello: "Colpito soprattutto chi ha più di 65 anni, meglio ridurre la socialità"

La sfida della Regione è aiutare gli over 65 a uscire il meno possibile di casa

La sfida della Regione è aiutare gli over 65 a uscire il meno possibile di casa

Milano, 3 marzo 2020 - «State a casa». È l’appello della Regione agli over 65, fondato sui numeri dell’epidemia di coronavirus che ieri contava 1.254 contagiati in Lombardia. E se Bergamo, con 243 casi, ha scalzato Cremona (223) dal posto di seconda provincia più colpita dietro Lodi (384 positivi), Milano, con 28 positivi al virus in città e 58 totali considerando l’hinterland, è al quinto posto dietro Pavia (83) e tallona Brescia, che era a zero pochi giorni fa e adesso ne conta 60, tra i quali l’assessore regionale di Desenzano Alessandro Mattinzoli (gli altri componenti della Giunta lombarda, sottoposti a tampone, sono risultati negativi e da ieri lavorano “autoisolati” come il governatore Attilio Fontana).

E se i morti con un tampone positivo al coronavirus, arrivati ieri a quota 38, erano quasi tutti grandi anziani, "con patologie pregresse, soprattutto cardiovascolari", l’assessore al Welfare Giulio Gallera sottolinea che sono over 65 più di metà dei contagiati lombardi (il 53%) e il 68% dei 127 che la malattia ha spedito in terapia intensiva. "Siete la fascia più debole, che può avere le conseguenze più critiche dal contagio", chiarisce l’assessore e rinnova l’appello: "Cercate di ridurre la vostra vita sociale, per 15 giorni rimanete il più possibile a casa e riducete i contatti con le altre persone". Ieri l’assessore ha parlato in videoconferenza con i rappresentanti dei sindaci lombardi collegati dalle sedi delle otto Ats, "per mettere in campo un’azione di informazione ma anche di accompagnamento ai nostri anziani. Coinvolgeremo i Comuni, la Protezione civile e le associazioni di volontariato per aiutare gli anziani ad adottare queste precauzioni e anche i circa novemila lombardi che si trovano in isolamento volontario" a casa dopo essere tornati da una zona a rischio o stati a contatto stretto con un positivo al SARS-Cov-2. Ai Comuni sarà chiesto di riattivare i “piani caldo” che scattano in estate, con la consegna a domicilio di pasti e medicine per gli anziani che non hanno nessuno che possa pensare a loro.

A Milano si sono già mobilitati le farmacie Lloyds e Coop Lombardia, con il coordinamento di Energie sociali Jesurum e del Comune. La Coop offre a tutti i milanesi over 65 la consegna gratuita della spesa a domicilio, per gli acquisti effettuati su Supermercato24, inserendo semplicemente il proprio codice fiscale (www.e-coop.it/web/coop-lombardia/supermercato24). Il servizio di consegna dei farmaci (e ove necessario il ritiro della ricetta effettuato da Pharmap presso il medico di base) è lo stesso che LloydsFarmacia ha garantito nei mesi più caldi dell’estate e più freddi dell’inverno agli over 65, ma per tutto il mese di marzo sarà esteso a tutti i milanesi, di ogni età, "al fine di supportare e facilitare coloro per i quali è consigliabile la permanenza in casa in questa fase". Per attivarlo occorre chiamare la LloydsFarmacia più vicina o usare appLloyds e fare l’ordine, opzionando, se necessario, il ritiro ricetta dal medico di medicina generale (www.lloydsfarmacia.it).