L'antica ruggine tra il Codacons e Ferragnez

A dicembre infatti Fedez ha battuto in tribunale il Codacons che lo aveva querelato nel maggio 2020 per "illeciti commessi dal cantante contro l’associazione dei consumatori e il suo presidente Carlo Rienzi"

Fedez e Chiara Ferragni  ancora una volta nel mirino del Codacons

Fedez e Chiara Ferragni ancora una volta nel mirino del Codacons

Una ruggine antica quella tra i Codacons e i Ferragnez. Il Codacons è il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, un’associazione senza fini di lucro, nata nel 1986 in difesa dei consumatori e dell’ambiente. Per Statuto persegue la tutela, in particolare con il ricorso allo strumento giudiziario, “dei diritti e degli interessi di consumatori ed utenti, nei confronti dei soggetti pubblici e privati produttori e/o erogatori di beni e servizi… L’Associazione, inoltre, tutela i diritti e gli interessi individuali e collettivi dei consumatori e degli utenti, nei confronti di qualsiasi soggetto, promuovendo azioni giudiziarie o intervenendo in giudizi civili e penali, attraverso la costituzione di parte civile per il risarcimento del danno derivante dalla lesione di interessi collettivi concernenti le finalità perseguite dall’Associazione”  La contestazione all’ Ambrogino d’oro fa capo all’articolo 2 del suo statuto, dove si dice che l’associazione tutela “il diritto alla trasparenza, alla corretta gestione e al buon andamento delle pubbliche amministrazioni…” Il ruolo del Codacons è stato più volte riconosciuto dalla giurisprudenza, che ha affermato la finalità di Ente para-pubblicistico dell’associazione, a cui è affidata la tutela degli “interessi collettivi dei consumatori”, e il compito di agire a tutela “dell’interesse generale e comune ad un’intera categoria di utenti o consumatori”, come disse esplicitamente il Consiglio di Stato nel 2007 e nel 2011. Ma nel caso specifico, la ruggine tra il Codacons e la coppia Fedez-Ferragni risale già all'inizio dell’anno scorso. A dicembre infatti Fedez ha battuto in tribunale il Codacons che lo aveva querelato nel maggio 2020 con un lunghissimo esposto dove si elencavano gli illeciti commessi dal cantante contro l’associazione dei consumatori e il suo presidente Carlo Rienzi. La notizia dell’archiviazione della denuncia per “manifesta infondatezza della notizia di reato” era stata commentata su Twitter dal musicista con ironia. Il Codacons aveva fatto ricorso contro la decisione dei giudici. La diatriba si era innescata a marzo, quando il Codacons denunciò le commissioni “ingannevoli” applicate dalla piattaforma Gofundme usata dalla coppia Fedez-Ferragni e dal conduttore televisivo Salvo Sottile, per le loro raccolte fondi in favore della sanità italiana, ottenendo un provvedimento d’urgenza dell’Autorità che dichiarò illecito il meccanismo di applicazione delle commissioni a carico dei donatori. Fedez aveva tenuto a precisare la sua replica con un video sui suoi profili social. “Non è una guerra fra me e Codacons: sta cercando di bloccare tutte le raccolte fondi su Gofundme, forse non sanno che è la piattaforma più usata al mondo per le raccolte”. Nella pratica, l’anno scorso la coppia Fedez-Ferragni aveva raccolto prima tre milioni di euro per apparecchiature sanitarie e letti di terapia intensiva in contrasto all’emergenza pandemica all’ospedale San Raffaele di Milano, poi aveva avviato anche una raccolta per un fondo a sostegno dei lavoratori dello spettacolo in difficoltà che aveva raggranellato altri due milioni di euro.