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Chat erotiche e boom di ricatti. Sextortion: cos’è e come difendersi?

Le vittime, adulti ma anche minori, sono soprattutto di sesso maschile. I consigli della polizia postale per evitare il ricatto e cosa fare se si cade nella rete

Chat al telefonino

Milano, 18 agosto 2023 – Ricattati dopo aver partecipato a chat, scambiato messaggi e foto a sfondo erotico con compagni online apparentemente convinti e contenti di partecipare al “gioco”. Sono in aumento, secondo la polizia postale, questo agosto i casi di sextortion, ovvero estorsione sessuale: oltre un centinaio di segnalazioni,molte in Lombardia, a danno di adulti e minori, quasi sempre di sesso maschile.

Sextortion, cos’è?

“Si tratta – spiega il commissariato di Polizia online- di un fenomeno con un enorme potenziale di pericolosità perché agisce sulla fragilità delle vittime. Quello che nasce come un gioco sessuale li trasporta in un incubo fatto di ricatti, continue richieste di denaro e minacce, da attuare con la diffusione sui social di immagini intime ottenute tramite live chat”.

Dal gioco all’incubo

Tutto inizia con qualche messaggio scambiato con profili social di ragazze e ragazzi gentili e avvenenti, apprezzamenti e like per le foto pubblicate. Si passa poi alle video chat e le richieste si fanno man mano più spinte. Dopo aver ottenuto foto e video intimi cominciano le richieste – non troppo alte – di denaro, accompagnate dalla minaccia che, in caso di mancato pagamento, il materiale sessuale verrà diffuso tra tutti i contatti, gli amici e i parenti”.

La trappola

A questo punto le vittime, prigioniere della vergogna e della paura che le immagini intime possano essere viste dai loro contatti, generalmente non raccontano niente a nessuno e fin quando possono, a pagare il ricatto.

Come difendersi?

Dalla polizia postale quattro consigli da seguire per cadere nella rete sextortion e se prigioniere per liberarsene

  • Mai cedere al ricatto pagando le somme richieste. Non smetteranno di chiedere denaro e le richieste si faranno più insistenti;
  • Non vergognarsi per aver condiviso immagini intime. Siamo di fronte a criminali organizzati che conoscono le curiosità e le fragilità delle vittime di questo tipo di reato;
  • Non cancellare i messaggi scambiati con gli estorsori, non chiudere i profili social su cui si viene contattati, ma conservare gli screen shot delle conversazioni, delle minacce e del profilo dell’estorsore;
  • Fare una segnalazione sul portale www.commissariatodips.it per chiedere aiuto.