Brescia, corruzione e concussione: arrestati due carabinieri

Secondo le indagini, controlli più leggeri avevano come contropartita regali o tangenti in denaro

Carabinieri

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Brescia, 12 maggio 2020 - Due carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro operativi a Brescia sono stati arrestati e si trovano ora ai domiciliari su ordinanza di custodia cautelare. Sono accusati di corruzione e concussione.

L'indagine, scaturita da una segnalazione presentata alla procura di Brescia, ha consentito di ricostruire episodi corruttivi in occasione di ispezioni in materia di sicurezza sul lavoro. I pubblici ufficiali, a fronte di regalie in natura - che cambiavano in base all'attivita' imprenditoriale del soggetto da controllare - informavano, preventivamente e indebitamente, gli imprenditori destinatari dei controlli. L'effetto sorpresa veniva, così, del tutto pregiudicato, per evitare violazioni e sanzioni, facendo venire meno eventuali irregolarità in tema di igiene, salute e sicurezza dei lavoratori.

Inoltre, i carabinieri in servizio, addetti ai controlli, erano anche in costante contatto con un collega in pensione che si occupava di consulenza proprio in materia di sicurezza sul lavoro. I destinatari delle verifiche diventavano, dunque, possibili 'contatti': il 'controllato' si trasformava in un cliente per il consulente. Conoscenze e relazioni triangolari tra controllori, controllati e consulenti rappresentavano, di fatto, un accordo tra pubblici ufficiali e privati, finalizzato, attraverso l'indebito esercizio delle funzioni, a ottenere utilita'.

Tra i reati contestati a militari dell'Arma in servizio anche la truffa aggravata ai danni dello Stato, in quanto venivano falsificati i documenti attestanti la spettanza di indennita' di servizio per ottenere gli emolumenti previsti. Olte ai pubblici ufficiali, ai domiciliari anche il collega in pensione e un imprenditore, accusato di aver ricambiato il preavviso sull'ispezione dando ai controllori indebite utilità