L’apertura di un polo per stoccare munizioni e inneschi della Fiocchi nel cuore del parco naturale della Valle del Curone ha provocato proteste
Lomagna (Lecco), 14 febbraio 2019 - I pacifisti lanciano l’offensiva contro la realizzazione di un deposito di munizioni nel Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, nel Lecchese. Il deposito dovrebbe essere realizzato negli ex stabilimenti dismessi della Rdb, in via Giotto a Lomagna, all’interno dei confini dell’oasi naturale protetta, dove i vertici della Fiocchi Munizioni, colosso del settore armi, vorrebbero realizzare un bunker da circa 6.500 metri quadrati per stoccare proiettili, bossoli e inneschi più un altro magazzino di oltre 4mila metri quadrati destinato a materiali inerti. A sferrare l’attacco sono l’Arci di Lecco e di Osnago, l’associazione La Colombina e Progetto Mondo Mlal di Casatenovo, Les Cultures di Lecco e Mani Tese di Bulciago, che hanno lanciato una petizione in rete, indirizzata al presidente del Parco della Valcurone e agli amministratori di Lomagna.
«Non condividiamo la decisione di consentire l’insediamento di un deposito di munizioni nei confini del parco – scrivono nel documento sottoscritto da 300 persone –. È una pessima idea bonificare un’area dismessa sostituendola con un’attività potenzialmente più pericolosa». «Condivido le ragioni etiche, che però vanno affrontate dove le armi vengono utilizzate – commenta il sindaco di Lomagna Stefano Fumagalli, lasciando intendere che per i pacifisti si tratta di una guerra persa –. Non abbiamo alcun titolo per vietare attività legali e lo stesso vale per l’ente Parco». Il quale ha già approvato un accordo ambientale con la Fiocchi per un intervento sull’area.