Bollettino Covid 25 ottobre Lombardia e Italia: 48.714 contagi e 120 morti

Brusaferro: dato epidemiologico è di decrescita ma ancora tanti casi. L'impatto è limitato su ospedali, ricoveri e terapie intensive, un dato che nasce dal fatto che siamo in fase diversa della pandemia

Milano - Ancora in leggero calo la curva epidemica in Italia. Sono 48.714 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, contro i 11.606 di ieri (ma con meno tamponi come ogni lunedì) e soprattutto i 58.360 di martedì scorso. I tamponi processati sono 297.268 (ieri 80.319) con un tasso di positività che dal 14,4% sale al 16,4%. I decessi sono 120 (ieri 39), per un totale da inizio pandemia di 178.753. Le terapie intensive aumentano di 6 unità (ieri -3) e con 37 ingressi del giorno diventano 232 in tutto; i ricoveri invece sono 18 in meno (ieri +107), per un totale di 7.106. Il totale dei casi di Covid rilevati dall'inizio della pandemia in Italia è di 23.408.393, indica l'aggiornamento del ministero della Salute. Gli attualmente positivi sono 499.999 . Dimessi e guariti sono 22.729.641, mentre dall'inizio della pandemia i decessi sono stati 178.753. 

Per quanto concerne la Lombardia sono 9.979 i nuovi casi di Covid a fronte di 57.217 tamponi effettuati (17,4%) e 26 le persone decedute. Stabili gli ingressi in terapia intensiva mentre sono in calo i ricoverati non in terapia intensiva (-8). La maggior parte dei casi si registra nel Milanese, 2.910 contagi, di cui 1.025 a Milano città. Questa la situazione nelle altre province: Bergamo 837; Brescia 1.175; Como 642; Cremona 383; Lecco 373; Lodi 244; Mantova 484; Monza e Brianza 874; Pavia 590; Sondrio 179; Varese 1.088. 

Bollettino Covid 25 ottobre
Bollettino Covid 25 ottobre

"In questo momento fare previsioni è difficile, ma il dato epidemiologico Covid è di decrescita con però ancora tanti casi. L'impatto è limitato su ospedali, ricoveri e terapie intensive, un dato che nasce dal fatto che siamo in fase diversa della pandemia". Lo ha affermato Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), nel suo intervento al convegno 'Pandemie, strategia farmaceutica e transizione ecologica".  "Siamo nel terzo anno di pandemia, con ondate diverse caratterizzate da varianti diverse e con una protezione della popolazione differente - ha ricordato Brusaferro -. Le misure anti-Covid vanno lette declinandole nel contesto. Possiamo dire che oggi il nostro Paese ha un sistema di monitoraggio capillare, anche delle nuove varianti e insieme ai dati di efficacia sulle vaccinazioni. Quanto prima abbiamo informazioni solide, quanto prima le condividiamo in Europa". Per quel che riguarda il rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità con il nuovo Governo, Brusaferro ha assicurato che "l'Iss continuerà a servire le attività del servizio sanitario nazionale come ha sempre fatto dal 1934. L'Iss è un organo tecnico-scientifico del servizio sanitario: fa scienza e mette a disposizione di tutte le articolazioni - dal governo centrale al contesto europeo fino al singolo sindaco - le competenze scientifiche affinché queste autorità possono decidere" ha concluso.

Proprio oggi la neo premier Giorgia Meloni nel suo discorso alla Camera ha affrontato il tema della pandemia: "Purtroppo non possiamo escludere una nuova ondata di covid o l'insorgere in futuro di una nuova pandemia. Ma possiamo imparare dal passato per farci trovare pronti" ha detto, aggiungendo che contro Covid-19 "l'Italia ha adottato le misure più restrittive dell'intero Occidente, arrivando a limitare fortemente le libertà fondamentali di persone e attività economiche, ma nonostante questo è tra gli Stati che hanno registrato i peggiori dati in termini di mortalità e contagi. Qualcosa decisamente non ha funzionato e dunque voglio dire fin d'ora che non replicheremo in nessun caso quel modello"