Andrea Sironi, Mario Monti e Gianmario Verona
Milano, 21 giugno 2016 - Il più giovane rettore della Bocconi ha 46 anni, suona la batteria, ha Prince come idolo, ed è titolare della cattedra Tim in Market Innovation nonché prorettore alle Risorse umane. Si chiama Gianmario Verona, nato sotto il segno dei pesci a Limbiate (Monza Brianza), classe ’70. Succederà ad Andrea Sironi, che ha guidato l’ateneo negli ultimi quattro anni e da gennaio è presidente di Borsa Italiana. Un altro candidato scelto tra gli “aziendalisti’’, come Sironi, preceduti da un “economista’’ (Guido Tabellini), le due anime della faculty. Votato all’unanimità dal Cda, su indicazione di Mario Monti, al presidente della Bocconi, strappa il record di più giovane rettore, stando al giorno di nomina. Stando all’inizio del mandato, dal 1° novembre, il primato resta in mano al "professore". Anche lui cominciò a 46 anni, nel 1989, 3 giorni più giovane.
Professor Verona con quale spirito assume l’incarico?
"Con massima gioia e massimo senso di responsabilità. Proveniamo da un rettorato eccezionale dal punto di vista delle innovazioni che Andrea Sironi ha introdotto e delle motivazioni che ha saputo infondere a tutta la faculty".
Quali le priorità?
"La parola chiave nella quale mi piace sintetizzare quello che in futuro realizzerà la mia squadra rettorale ancora da formare sarà “qualità’’, sulla linea di Sironi. Nel capitale umano della faculty, nella ricerca e nell’innovazione dei programmi didattici per attirare i migliori studenti".
Il campus lo inaugurerà lei?
"Vedremo, perché il mio mandato è biennale (ndr rinnovabile per due anni), e il campus partirà nel 2019. Diventerà una valvola di attrazione fondamentale per avvicinarci alle grandi università internazionali".
Come ha saputo della nomina?
"Sono stato “intervistato’’, poi mi ha chiamato il presidente Mario Monti qualche giorno fa. Questa mattina la proposta è stata fatta al Cda. Entrerò in carica dal 1° novembre e nei prossimi mesi continuerò a sovlgere l’incarico di prorettore nella squadra di Sironi".
Aziendalista come lui...
"Lui esperto di finanza, io più di strategie".
E lo zainetto in spalla?
"Quelli della mia generazione sempre".
Hobby?
"Gioco a tennis, scio, amo immensamente la musica. Suono chitarra e batteria".
Genere?
"Pop, rock".
Cantante di riferimento?
"Quest’anno sono stato in parte in lutto per Prince. È lui quello che meglio ha descritto la generazione anni ’70-’80".