
Theo Hernandez, Hakan Calhanoglu e Gianluca Scamacca: solo alcuni dei calciatori di squadre lombarde vittima di rapine in casa
I furti nelle case dei calciatori ormai non si contano più. Nell’ultimo periodo sono stati diversi i casi: dalla raffica di furti a Bergamo fino all’ultimo, eclatante, caso, quello di Roberto Baggio. Il divin codino è stato vittima di una violenta rapina nella sua casa ad Altavilla Vicentina. Un copione non molto diverso dalla serata da incubo vissuta dal portiere del Psg, Gigio Donnarumma, e dalla sua fidanzata, legati e minacciati nella loro casa parigina da una banda di rapinatori. Un problema vissuto da tanti colleghi del portierone della nazionale. Guardando solo alla Lombardia, si faticano a contare i furti negli ultimi anni nelle abitazioni di calciatori, tanti sono stati. Probabilmente, una diretta conseguenza della miriade di informazioni che oggi, tre media, social e web, si possono raccogliere sulla vita dei giocatori: solo con post storie e articoli è possibile avere una sorta di “tracciamento in tempo reale” degli spostamenti e della routine degli atleti e delle loro famiglie. Una foto postata alla leggera può anche dare indicazioni preziose per risalire all’indirizzo esatto del malcapitato giocatore. E, una volta sciopero il luogo e le abitudini delle vittime, il furto diventa un vero gioco da ragazzi per i rapinatori.
Atalantini derubati
Negli ultimi anni sono stati sei i calciatori dell’Atalanta derubati. La banda in questione colpiva durante le partite: prima di Toloi (l’ultimo atalantino colpito) è toccato a Jérémie Boga a Dalmine, Luis Muriel, Juan Musso e Gianluca Scamacca a Bergamo, Merih Demiral a Torre de’ Roveri.
Il colpo più grosso però è probabilmente quello del dicembre 2020 ai danni di Luis Muriel. Mentre l’Atalanta veniva sconfitta in casa (2-3) dal Villarreal , venendo eliminata dalla Champions League, i ladri erano entrati nel suo appartamento ai piedi di Città Alta, portando via contanti, oggetti di valore e soprattutto una decina di orologi di marche come Rolex, Patek Philippe, Audemars Piguet e Hublot per un valore di 300mila euro.
Anche giocatori dell’Inter nel mirino
Anche a Milano le bande di rapinatori studiano i movimenti dei calciatori da derubare. L’esempio concreto sono stati i furti ai danni dei giocatori dell’Inter Hakan Calhanoglu e Stefano Sensi. I ladri monitoravano i movimenti dei personaggi noti tenendo costantemente sotto controllo i loro profili social (e il calendario del campionato di Serie A): la casa di Sensi e compagnia, ad esempio, è stata svaligiata mentre il centrocampista era a San Siro per la partita tra Inter e Torino il 21 dicembre 2021; quella del compagno di squadra turco è stata invece presa di mira (senza che però dall'appartamento fosse portato via nulla) durante il derby di ritorno del 5 febbraio 2022. Il bottino, in entrambi i casi, composto principalmente da gioielli e orologi di valore. Una sorte condivisa anche con l’ex compagno di squadra Ivan Perisic, il cui appartamento milanese venne svaligiato nel 2019.
Il caso Theo Hernandez
Vittima del precedente più violento ed eclatante (molto simile a quanto accaduto a Baggio e Donnarumma) è il terzino del Milan Theo Hernandez. O meglio. In quel caso le vere vittime del blitz furono la compagna Zoe Cristofoli e il figlio di appena sei mesi, Theo junior. Era l’ottobre del 2022. L’esterno francese al momento dell’intrusione non era nella sua villa di Cassano Magnago quando i rapinatori - almeno quattro - hanno scavalcato la recinzione della villa consapevoli della presenza della compagna. Una volta dentro i banditi hanno aggredito l'influencer, l'hanno strattonata e costretta ad aprire la cassaforte. Il bottino è stato stimato in migliaia di euro.